sesso e fare l'amore oggi

LA SOCIETA’ CHE HA SMESSO DI AMARE IL SESSO

SE IL FARE L’AMORE SI SPEGNE

Occidente. “Vecchio mondo”. Nel Medioevo, la Santa Inquisizione torturava e mandava al rogo chiunque fosse sospettato di non rigare dritto, di infastidire l’ordine vigente e il controllo delle autorità ecclesiastiche (stregoneria). Allora, tra le altre cose, interi villaggi potevano ridursi in cenere a causa di un’unica candela dimenticata accesa.

Nel Seicento c’era la peste bubbonica. Nell’Ottocento, la stigmatizzazione della donna come “isterica” e, a piacimento, la sua segregazione in manicomio – idem per i bambini con esigenze speciali.

Oggi, abbiamo il crollo generalizzato della libido e la crisi tra uomo e donna, in grado di causare profonde sofferenze trasversali nella società e stati di frustrazione e solitudine inediti nella storia umana.

Per quanto triste, penosa e dolorosa la situazione attuale, mi piace prenderla così: misurandola sempre con altre grandi calamità vissute in altre epoche. Per non perderci nel disorientamento o nella disperazione di un momento difficile da identificare e delineare. Per consolarci, forse, in parte, al pensiero che ogni epoca ha avuto il suo lato oscuro e la sua “croce”.

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La “croce” dei primi anni Duemila

Di seguito solo alcune statistiche tratte da Il Corriere Della Sera. Qui ti linko l’articolo relativo, di cui ti consiglio la lettura.

“È single il 13% della popolazione, e non per forza chi sta in coppia fa più sesso. Tra i 35 e i 40 anni, solo 3 coppie su 10 hanno più di un rapporto a settimana. E nel 20-25% dei matrimoni il sesso non si fa mai.”

Nello stesso articolo, la ginecologa Stefania Piloni segnala un fatto alquanto stupefacente:

“Le coppie “bianche” non sono relazioni di comodo, o di facciata. Molto spesso sono affiatatissime. Solo che l’eros, che si nutre anche di distanze, è sparito. Se ne parla poco, ma succede a tanti.”

Naturalmente, per “coppie bianche” si intendono coppie di fatto in cui il sesso non viene più praticato.

Abbiamo poi, tra le nuove categorie del nuovo millennio e i fenomeni inediti nella storia umana, nonché animale, gli “asessuali”:

“Innamorarsi. Avere una relazione. Fidanzarsi. Vivere insieme. Ma rigorosamente senza sesso. Non per scelta, non per motivi etici o religiosi, non per astinenza forzata: semplicemente perché manca totalmente il desiderio e l’attrazione erotica.”

“Al pensiero di immaginarsi durante un atto sessuale il 17% ha provato repulsione totale, il 38% repulsione moderata e il 27% indifferenza.”

Credo che una guerra sia inconcepibile e brutale, una malattia sia terribile, mentre credo che un fenomeno sociale del genere sia triste e grave. Triste e anche profondo, oscuro, tutto da sondare perché inedito, colpo di coda di tante varianti, tutte a loro volta inedite.

Le ipotesi sulla causa del perché si faccia sempre meno l’amore, da parte degli addetti ai lavori, sono tante.

sessualità e società oggi

Possibili cause

@ Si va dall’incolpare l’eccesso di vita virtuale (chat e social network), soprattutto per i più giovani,

@ al rilevare le cause del tutto nell’eccesso di materiale pornografico disponibile per tutti,

@ alla carenza di contatti umani e rapporto emotivo tra genitori e figli, e anche di educazione sessuale di fronte a tutto il materiale lasciato a disposizione senza una guida adulta di alcun genere.

@ Alla ovvia conclusione che i ritmi di lavoro e l’inquadramento assurdo dello stesso vecchio “tempo libero” abbiano esaurito le persone. Le quali, anziché rifugiarsi nei piaceri del sesso e del gioco per disintossicarsi da una vita così veloce e programmata, semplicemente si spengono. (E pensare che Celentano cantava: “Chi non lavora, non fa l’amore”…)

@ All’ipotesi di un crollo ormonale causato dall’alimentazione odierna, che fino ad oggi si era allontanata dalla terra e avvicinata alla chimica, a cibi morti con principi attivi morti.

@ Alla teoria evoluzionistica, che vede nell’aumento senza precedenti della popolazione mondiale una retrocessione del grado generale di libido.

@ Al notare quanto, da un articolo de Il Fatto Quotidiano, “La protratta vita simbiotica tra adulti e bambini, esacerbata dalle nottate più lunghe figlie di risvegli tardivi e dalla dispensa da impegni e compiti, mette a dura prova la sanità mentale di molti genitori, che vivono le giornate come un doppio turno in fabbrica.”

@ Fino ad incolpare la forma mentis stessa del consumismo, giustamente, come nell’articolo “Il calo del desiderio: sindrome della società contemporanea industrializzata”:

“Cerchiamo allora di capire come si inserisce, appunto nella società contemporanea industrializzata, il desiderio. Società che ci ha reso “consumatori” perennemente insoddisfatti, in quanto, il desiderio sessuale, che dovrebbe dare lo slancio ed essere la nostra linfa vitale, viene come messo in sordina da altri desideri legato al nostro stile di vita consumistico.”

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Photo by Alejandra Quiroz

Letti Sfatti

Oggi vorrei segnalarti un testo che è stata una vera scoperta, perché mi ha finalmente portato le risposte a domande che mi ponevo da tempo, osservando il nostro Paese prima dall’estero, poi dall’interno, negli ultimi anni.

Si tratta del libro LETTI SFATTI. UNA GUIDA PER TORNARE A FARE L’AMORE della psicologa  Umberta Telfener

E’ un libro che dovrebbero leggere tutti: fornisce tante risposte, introspezione e consapevolezza su ciò che ci riguarda tutti da vicino. A partire dal crollo del patriarcato all’estinzione del corteggiamento e relative conseguenze che vediamo oggi.

Lo puoi trovare al link qui sopra e all’immagine sottostante, ma prima lasci che ti citi alcune sue preziosissime pillole che mi hanno aiutata a capire tanto, a vedere il problema dall’esterno e a capire che stiamo tutti affrontando qualcosa di più grande di ciò che avevamo ipotizzato.

Un motivo in più per sentirsi meno strani e meno soli.

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“Tutto quello che era sacro nell’amore è diventato profano.”

“Molte coppie costruiscono poco anche se hanno figli, come se non lasciassero sedimentare storie e valori condivisi ma tendessero a vivere alla giornata, con scarso riconoscimento delle proprie sensazioni. […] E’ un “noi” debole, basato sulla quotidianità e su pochi piaceri condivisi, su molta autonomia reciproca, sulla capacità di cancellare l’altro a distanza e riaccenderlo solo quando si è insieme.”

“Investimento medio e scarsissima progettualità, incapacità di tollerare le avversità, che vengono gestite separandosi, spesso troppo presto.”

“Mi piacerebbe contribuire a creare un linguaggio del sesso che sia dialogico, non definitivo, attento e relazionale. Perché se ci alfabetizziamo al sesso, acquistiamo il diritto di viverlo serenamente e di trarne degli insegnamenti.”

“Uno spaccato di vita ipermoderna, in cui la sessualità ha perso una valenza sia sacra che giocosa.”

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Photo by Aiony Haust

“Le persone vogliono essere cercate per sentirsi amate e rassicurate. Raramente pensano che la socialità sia un lavoro che richiede un investimento affettivo in un dare/avere reciproco.”

Non-distanza non significa assolutamente vicinanza ma, piuttosto, presenza come rassicurazione reciproca del proprio reciproco esserci.”

“Allora è davvero per questo che ci siamo lasciati? Per non lasciarci mai? Perché l’amore mette a rischio tutto, ogni giorno, e dire basta all’amore, come hai detto tu, è l’unica garanzia per non perdere mai le persone che ami? – Chiara Gamberale”

“La società narcisista ha paura della dipendenza, della routine, di soffrire per le emozioni implicate nel vivere.”

“Coltiva la depressione come patologia autoreferenziale che permette di sprofondare nell’ombra di sé, proseguendo a sognare l’eccellenza, con cui flirta di continuo.”

Soffrire diventa un valore, per questo tentano di nascondere la parte vulnerabile attraverso il mito di bastare a se stessi e l’imperativo di non avere mai bisogno di nessuno.”

“In questo clima, la cultura terapeutica imperversa.”

Ci si unisce per annullare il mondo anziché per approfondire la capacità di vivere. Il diverso fa paura e si deve assimilare. Sarebbe invece la capacità di meravigliarsi, fare/farsi domande, lo strumento più potente per evitare di colludere.

“La collusione rischia di abbassare l’energia e trattiene nel tepore di una routine disfattista.”

“Più vita attiva condividono i partner, più si estraniano dalle reciproche vite psichiche. Le coppie più fortunate si incontrano con l’opportunità di curarsi reciprocamente da traumi infantili o trigenerazionali: sembrano scegliersi proprio per sperimentare di nuovo i traumi subiti nell’infanzia e acquisire consapevolezza delle loro dinamiche specifiche. Quelli che riescono a superarle aumentano la loro consapevolezza e arrivano a stare bene insieme.”

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Photo by Andrei Lazarev

“Il capitalismo ha feticisticamente profanato l’eros nel porno, che ha a che fare con la vita esposta, annienta la sessualità ed è antagonista dell’erotismo.”

“Ha creato uno scollamento tra la sessualità stimolata dalle troppe immagini e la sessualità praticata, che non riesce a diventare un’area di sperimentazione per la paura di esporsi troppo.”

“Due persone che condividono poche narrazioni comuni.”

“Il filosofo Han considera la pornografia l’assenza di incontro con l’altro. Un surrogato di affettività che preserva l’Io dalla relazione col partner.”

“L’eros nella sua accezione sacra e positiva è una relazione che va al di là delle prestazioni e del potere – […] un aspetto della vita interiore e della crescita personale. Una forma di smarrimento che implica la trasgressione, il divieto e l’esplorazione di Sé.”

“Le vere trasgressioni sono le relazioni – Jacques Lacan”

“Quando l’amore è privo di Ego diventa preghiera – Osho”

“Assistiamo alla razionalizzazione dell’amore, al suo impoverimento.”

“Manca la cultura della manutenzione dell’amore.”

Possibilità

La perdita che questo fenomeno sta causando, in termini umani, emotivi, di equilibrio personale e collettivo, di salute psicofisica e di qualità di vita sono consistenti – anche solo se si pensasse esclusivamente ai benefici dell’orgasmo, per non parlare di tutto il resto.

L’unica speranza che abbiamo per riacquistare la voglia delle cose, l’appetito sessuale ma soprattutto l’intimità – forse l’ingrediente che più ha risentito di una grande crisi nei nostri tempi, – l’unica cosa che ci può salvare è “sporcarci le mani” con l’altro/a, incuriosirci e interessarci ai suoi desideri, emotivi in primis e sessuali, perché i nostri da soli, se restano soli, non servono a niente.

reciprocità
Photo by Evan Kirby

Sarebbe un circolo virtuoso che potrebbe riportarci a sentire – una delle potenzialità che l’attuale modello sociale ha cercato, volontariamente o meno, di inibire, quando non di amputare del tutto.

C’è bisogno di più reciprocità, di autenticità e di rimettersi in gioco, di meno maschere.

In questo articolo, per contribuire ad aumentare la chiarezza, avevo cercato di scardinare alcuni pregiudizi e idee confuse degli uomini nei confronti delle donne.

Poiché poi credo che la nostra società avanzi per ondate, ritengo anche che dopo questa crisi di allontanamento intimo tra maschio e femmina seguirà un periodo in cui la relazione vedrà una nuova fioritura. Ma sarà una relazione nuova, diversa, con una consapevolezza del sé e dell’altro più ampia e con una profondità onesta, sincera e non opportunista, con un Ego ridotto e addomesticato, non possibile in tempi storici precedenti.

E tu a che livello di consapevolezza e comprensione sei arrivata, di te e dell’altra metà del cielo?

Quale grado di dialogo pratichi e condividi, quanti specchi dei tuoi lati più sconosciuti hai ravvisato nell’altro, quanto sei in grado di offrire e rischiare per la posta in gioco, per raggiungere una libertà vera, che non sia sfruttamento dell’altro oppure sua negazione?

Articolo la lussuria da salvare.


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