TRA IL SOLSTIZIO E L’EPIFANIA
I GIORNI DELL’INCONSCIO
Come sono inafferrabili e misteriosi, questi giorni di bruma attorno al solstizio d’inverno…
E’ come un letargo del corpo e dell’anima.
Sono giorni di bruma e di nebbia bianca, appena spostata sull’oro o sul rosa davanti alla mia sala da pranzo sulla campagna, all’ora del rapido tramonto. Giorni rallentati, ovattati, barricati in casa tra il freddo, le tisane fumanti e l’ispirazione e l’ascolto.
Un giorno, un alchimista mi disse di fare caso ai sogni notturni nei dodici giorni attorno al solstizio.
(Leggi anche “Solstizio di inverno per gli alchimisti”)
Sono di quelle cose che non ci insegnano da piccoli e che invece dovrebbero insegnarci. Aveva ragione: è circa dal 20-21 dicembre che faccio sogni diversi. In questi giorni si è più vicini all’Inconscio.
Non è un momento piacevole rispetto alle “belle stagioni”, ma i sogni bizzarri, oscuri, vertiginosi, simbolici e surreali di queste notti potrebbero considerarsi come appunti preziosi per il lavoro interiore da svolgere nell’anno nuovo.
E sono notti ruvide, intervallate dalla tosse, dalla luna, da qualche scricchiolio nella casa fredda e da insolite insonnie, causate da qualche sensazione talmente ancestrale da non riuscire a coglierla.
Non c’è un tempo reale in questi giorni: nonostante la loro regolarità, tutto si svolge e si avvolge come in un sogno morbido.
Ci fanno compagnia una gatta, poesie e diari, caffè, il miele, il peperoncino e lo zenzero. Alcune pietre. Alcune lampade. Cuscini.
Sono giorni di sospensione. E’ come vivere in una dimensione che non appartiene a questo mondo, o almeno non al mondo esterno.
C’è un silenzio che non è mai di troppo e che a stento contiene tutte le mie fantasie e i neonati desideri, mai stanchi di nascere. Di continuo.
Lo bevo con l’avidità di un naufrago in un deserto.
I giorni tra il solstizio e l’uscita dal limbo con quella che chiamiamo “Epifania” (una soglia) sono giorni di sonno allungato ed espanso, privo di colpe e di peso.
Non provo più sensi di dovere e in questa schiuma nuoto come una regina.
Aspettando di uscire dalla terra in un germoglio, ogni volta di un fiore diverso, quando arriverà la luce.
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