SPOSALIZIO CON SE STESSI
L’EPICO ATTO D’AMORE CHE TUTTI DOVREMMO CELEBRARE
Nella società moderna, dove il focus sull’amore romantico e le unioni tradizionali dominano il discorso, c’è una crescente consapevolezza della bellezza dell’amore verso se stessi.
In un mondo che spinge incessantemente la ricerca della “anima gemella”, emergono voci che proclamano l’importanza di sposare se stessi come un atto rivoluzionario e liberatorio.
Sono felice di annunciarvi che a Roma, con Laura Sonnino, sta partendo un percorso su questo: un vero cammino che da febbraio a maggio porta al rituale del matrimonio con se stessi (leggi in fondo).
Voglio specificare che questo gesto non intende in alcun modo andare s sostituire l’unione con “l’altro da sé”, tant’è che il mio ultimo libro riguarda proprio la relazione (“L’ONDA E LA SPADA – Confronto tra i sessi – Comprensione e riflessioni tra femminile e maschile“).
Quanto, semmai, educare le persone all’auto-rispetto; alla valutazione, alla stima e all’amore per se stessi, in modo che qualunque alto evento o interrelazione nella vita non ci possa più buttare “gambe all’aria”. L’amore per se stessi è, infatti, la base per qualsiasi altra relazione nel mondo.
(Leggi anche: “La persona che dovresti sposare”)
L’Atto d’Amore Primordiale
Lo sposalizio con se stessi è un atto audace di autocelebrazione amorevole, un impegno profondo e significativo nei confronti del proprio bene. Sposarsi con se stessi suggerisce un innamoramento primordiale: l’amore verso la propria essenza – pilastro fondamentale per poter intraprendere relazioni sane con gli altri.
Il Matrimonio con l’Essenza
Immagina di camminare lungo un corridoio fiorito, rivolta/o verso un altare dove non c’è nessun altro, solo tu. Questo matrimonio non riguarda una cerimonia esteriore, ma una promessa silenziosa di onorare la propria autenticità sempre e per sempre.
È un impegno di amore eterno, forse l’unico realmente “per sempre”, con tutte le sfaccettature di chi si è veramente.
La Cerimonia del “Sì” a Se Stessi
Lo sposalizio con se stessi può assumere diverse forme, ma un rituale simbolico è spesso il culmine dell’impegno.
Questa non è una cerimonia come le altre; è un rituale di autoaffermazione, di integrazione e di autoguarigione. Può comprendere promesse personalizzate, simboli significativi e la creazione di nuove tradizioni che celebrano autostima e auto-riconoscimento, compassione per sé, comprensione, consapevolezza, dedizione verso se stessi.
In realtà, questo percorso di preparazione al rituale finale non fa che suggellare l’unica realtà dei fatti: se non dai amore a te stesso/a, non puoi dare amore a qualcun altro.
Non puoi dare ciò che non hai. E, per averlo, serve una formazione. Soprattutto in una società giudicante, conflittuale e separativa come la nostra.
In Giappone
In Giappone esiste già qualcosa di simile: è chiamato “sologamia“:
“Per tutti coloro che vogliono entrare in contatto con il proprio essere più profondo e accettare appieno se stessi, pregi e difetti inclusi, è possibile celebrare una sorta di cerimonia che in Giappone viene definita “self-wedding”, ovvero matrimonio di sé.
Non si tratta di un rito riconosciuto a livello legale, ma di una sorta di cerimonia che simboleggia la decisione di voler mettere al primo posto la propria felicità. Un atto simbolico, dunque, per alcuni bizzarro, ma che rappresenta qualcosa di davvero rivoluzionario.” (Dal sito CronavaLive)
La Luna di Miele con la Propria Anima
Dopo la cerimonia, inizia la luna di miele con la propria anima. A questo Laura Sonnino sta ancora lavorando e non voglio fare spoiler qui…
Immagino che si possa trattare di una bella opportunità per connettersi più profondamente con se stessi. Viaggi solitari, esplorazioni interiori e momenti di auto-riflessione potrebbero diventare le tappe di questo viaggio di auto-amore.
Affrontare le Critiche e Celebrare il Coraggio
Come ogni scelta di vita fuori dagli schemi, lo sposalizio con se stessi può incontrare scetticismo o incomprensioni. Tuttavia, coloro che abbracciano questa scelta dimostrano un coraggio straordinario nello sfidare le proprie barriere mentali e nell’abbracciare la propria unicità.
Ogni persona sarà libera di farlo alla luce del sole o in maniera più riservata. Certamente l’amore è amore, in tutte le sue forme, e dovremmo vergognarci delle guerre, della violenza, delle bassezze, non certo del desiderio di celebrare amore e bellezza.
L’eredità dello Sposalizio con Se Stessi
Questo atto d’amore non solo trasforma la vita di chi lo compie, ma può anche ispirare gli altri a esplorare il proprio rapporto con l’amor proprio.
L’eredità di uno sposalizio con se stessi è un mondo in cui l’amore fiorisce in primis all’interno di ogni individuo. Solo in questo modo possiamo portare amore autentico anche nel mondo e agli altri – e, quando l’amore di qualcuno ci viene tolto, non cadiamo nel vuoto.
In conclusione, lo sposalizio con se stessi non è un atto di ribellione contro le aspettative sociali; è un viaggio intimo verso l’autenticità e l’amore incondizionato.
È un richiamo a celebrare la nostra unicità e a riconoscere che la più grande promessa d’amore può essere fatta a se stessi. Forse, in un mondo che spinge per l’unione con gli altri purché sia, la vera rivoluzione è quella di unirsi prima a se stessi.
Benvenuti al Laboratorio di Teatro Creativo: “Sposa Te Stesso/a”
La più grande promessa d’amore è verso se stessi!
In questo magico spazio, ti invitiamo a scoprire l’incredibile avventura di sposare te stesso/a attraverso il potere trasformativo del teatro creativo.
Contatta:
Laura Sonnino, Teatro-terapeuta e Arte-terapeuta: laurasolare.ls@gmail.com
(Il percorso prevede 2 ore settimanali da febbraio a maggio 2024 a Roma, ma può essere modulato in seminari di 2 giorni su richiesta e anche unitamente ad altro modulo di Sonia Serravalli – Seminari esperienziali sul Patriarca interiore, anime gemelle, fiamme gemelle: info@soniaserravalli.com).
Il mio mestiere è esplorare, informare, amare e trasformare i problemi in viaggi interiori e le crisi in opportunità.