ORIGINE MAGICA DEL CARNEVALE
LE RADICI ESOTERICHE DI UNA FESTA ANTICA
Il Carnevale, con le sue maschere vivaci, i costumi elaborati e le celebrazioni scatenate, è una festa che affonda le sue radici in un passato lontano, ricco di significati esoterici e simbolismi profondi.
La sua storia rivela legami con antiche tradizioni magico-esoteriche che si sono evolute nel corso dei secoli.
Tra gli aspetti che sono stati successivamente incorporati nel Carnevale, che ha ereditato il gusto per la trasgressione temporanea delle norme sociali, quale necessario strumento di purificazione, alleggerimento e guarigione dagli schemi mentali pressanti.
Come a dire: le vere maschere sono quelle dei ruoli sociali che ricoprono la nostra vera essenza tutto il resto dell’anno.
Il seguente paragrafo è tratto dal sito “Cure naturali”, articolo di Giacomo Colomba:
“A Carnevale Ogni Scherzo Vale
A carnevale tutto vale… o semel in anno licet insanire, ovvero una volta all’anno è lecito impazzire.
Questi celebri motti di spirito rappresentano l’anima del carnevale, ovvero un rituale di rovesciamento e ribilanciamento che, come detto, permette agli stati di coscienza subcoscienti di esprimersi e sfogarsi per rifertilizzare la coscienza di veglia, in genere imbavagliata in mille regole e morali e resa sterile e stagnante, incapace di reinterpretare la vita e di generare un vero progresso.
Quando la coscienza invecchia per via di assenza di vigore e rinnovamento, condizione rappresentata dall’inverno, la vita prende iniziativa sabotandola e sprigionando tutte le energie.
Per questo, nell’ antichità, era considerato lecito, sano e, secondo Orazio, “dolce”, regredire ad stato primordiale, come se sottocutaneamente l’essere umano non fosse sempre stato altro che un animale travestito con un costume mentale, con lo scopo di rinnovare la possibilità di un progresso continuo, di un’armonia tra saggezza e pazzia, mix perfetto per l’immortalità che farebbe uscire da quest’altalena di digiuno e abbuffata, di austerità e festeggiamenti, di conscio e di inconscio, di vita e di morte, di caos e cosmo.
Prima ancora dell’influenza cristiana, a Roma, dopo i Saturnali nei quali follemente si distruggeva il cosmo, passava un carro che avrebbe dovuto ricostituirlo. Carri, maschere, fuochi nella notte, abbondanza di cibo sono tutti promemoria che l’inconscio dell’universo ci presenta per ricordarci quanto presuntuoso sia “il sé diurno”.
E anche:
“Cominciamo analizzando l’etimologia del nome: il termine “Carnevale”, più raramente “Carnasciale”, deriva da una crasi dei termini “carne lasciare”, pertanto stava originariamente ad indicare un periodo post-invernale legato ai cicli lunari, in cui si soleva digiunare a partire dal momento culminante in cui si festeggia-sacrifica una figura espiatoria che, a seconda delle culture, è stata identificata col Re Carnevale, con il Wickerman celtico e neopagano, lo Zozorba messicano, la Vecchia delle lande norditaliane, la Befana, il Pharmakos greco.
Con l’avvento della cristianità, il Cristo, capro espiatorio per eccellenza, ha cominciato a ricoprire idealmente questo ruolo; pertanto, il digiuno è stato sovrapposto alla Quaresima, che inizia proprio con il Martedì Grasso, la fine del carnevale, e finisce con la vigilia di Pasqua.”
(Leggi anche: “Carnevale, che creature sei?” Uno dei primi articoli del bosco/blog…)
Altre Rappresentazioni Antiche: Lupercalia e Dionisie
Anche se le radici del Carnevale sono molto più antiche, ricordiamo per esempio le nostre festività antico-romane di Lupercalia e le celebrazioni greche delle Dionisie.
Le Lupercalia erano i festeggiamenti dell’antica Roma in cui si celebrava la vita, la primavera e la licenziosità, onorando la Lupa e Luperco, antico dio pastorale della fertilità legato al greco Pan.
Le Dionisie, invece, onoravano il dio greco del vino, Dioniso, e coinvolgevano in processioni e festeggiamenti sfrenati.
Entrambe queste festività avevano elementi di ribaltamento sociale, di mascheramento e di celebrazione dell’abbondanza e della vita.
Simbolismo delle Maschere e delle Mascherate
Le maschere, elemento centrale del Carnevale, svolgono un ruolo significativo nelle tradizioni esoteriche.
Indossare una maschera durante il Carnevale, paradossalmente, può essere interpretato come un atto di liberazione, permettendo alle persone di esprimere lati di sé altrimenti soppressi in società.
Inoltre, alcune tradizioni esoteriche vedono il mascheramento come un modo per entrare in contatto con il divino o con forze spirituali superiori. Nascosti dietro le maschere, le persone possono sperimentare una connessione più profonda con il loro io interiore o con entità spirituali.
Dallo stesso articolo di cui sopra:
“Qui è fortemente presente il fattore maschera legato all’animalità e alla perdita dell’identità in uno spirito di rovesciamento delle regole e della morale che equivale alla notte, al mondo onirico in cui la personalità conscia di facciata si fa da parte per lasciare via libera a ciò che è subconscio.”
Il Martedì Grasso
Il Martedì Grasso, è il giorno culminante delle celebrazioni di Carnevale, caratterizzato da eccessi, festeggiamenti sfrenati e licenziosità.
Questa giornata, che precede l’inizio della Quaresima, è stata storicamente vista come l’ultima opportunità per indulgere nei piaceri carnali prima del periodo di astinenza e riflessione.
Il suo significato antropologico risale alle antiche celebrazioni pagane, in cui l’abbondanza, la trasgressione temporanea delle norme sociali e l’estasi erano parte integrante delle celebrazioni.
Questo spirito di licenziosità riflette anche l’aspetto magico-antico, in cui si credeva che l’energia liberata durante le festività avesse il potere di purificare e rinnovare la comunità, preparandola per il periodo di astinenza che seguiva.
Il Martedì Grasso è quindi un momento di euforia collettiva, celebrato attraverso rituali di trasgressione e un’antica connessione con la magia e la liberazione dell’energia vitale.
Il Simbolismo del Fuoco
Molte celebrazioni di Carnevale coinvolgono l’uso del fuoco, un elemento che ha profonde radici esoteriche.
Il fuoco è spesso associato alla purificazione e al rinnovamento spirituale.
Nel contesto del Carnevale, le fiaccole accese durante le processioni o i fuochi d’artificio o le torce possono rappresentare la purificazione delle energie negative e l’apertura a nuove possibilità.
(Leggi anche: “Risvegliarsi al fuoco”)
Il Carnevale come Rappresentazione dell’Anima Umana
In molte tradizioni esoteriche, il Carnevale è visto come una rappresentazione simbolica del viaggio dell’anima umana.
Le festività offrono l’opportunità di liberarsi dalle restrizioni materiali, di esplorare il mondo dell’immaginazione e di affrontare nuove sfide interiori. La gioia e la festa del Carnevale possono essere interpretate come una celebrazione della vita e della sua diversità, oltre che come un richiamo all’unità e all’interconnessione di tutte le anime.
Infatti, è bene sapere che dietro le maschere sgargianti e le festività sfrenate e oggi a volte consumistiche del Carnevale, si celano radici profonde e significative legate a tradizioni esoteriche e universali.