MATER-IA – L’ETIMOLOGIA
IL FEMMININO ALLA BASE DELLA VITA FISICA
Perché la parola MATERIA contiene in sé la radice “mater” (madre)?
Tratto da “Una parola al giorno”
“Oggi ci godiamo un viaggio di scoperta etimologica di quelli che di rado capita di fare — e ci aiuterà ad annodare alcuni fili del nostro tappeto del mondo.
Già adesso, a una primissima percezione consapevole di questa parola, ci si nota torreggiare dentro un mater, che come quasi chiunque sa o può indovinare, significa ‘madre’ in latino. Una presenza che richiede una spiegazione.
È piuttosto facile far correre la fantasia e immaginare un nesso fra il concetto di ‘materia’ e quello di ‘madre’: si confondono nel terragno, nel generativo — nell’essere principio. Ma, come ormai abbiamo imparato ad accettare, non c’è fantasia poetica capace di superare la somma delle evoluzioni di significato sperimentate in generazioni innumerevoli.
È vero che mater in latino significa ‘madre’; ma è un significato talmente cardinale che naturalmente viene esteso (lo facciamo anche noi, pensiamo alla maternità allargata della casa madre e della scena madre).
L’estensione che ci interessa qui è propria del lessico agricolo: la mater diventa anche il ceppo, il tronco, lo stipite, la radice, il legno dell’albero — quella parte intima dell’albero da cui, all’occhio di gente di tanto tempo fa, nascono nuovi polloni, nuovi fusti. Una madre, una matrice, un grembo vegetale — un principio vitale di legno.
(Leggi anche “La sacralità degli alberi”)
L’evidente è difficile da spiegare, se lo complichiamo: la madre è legno, il legno è materia (in spagnolo e portoghese si dice ancora così, “madera”, madeira) — la prima materia prima.
Questa parte dell’albero è massiccia, è corposa, e con questo corpo, a memoria di popolo (ma potremmo spostarci indietro indefinitamente) la gente ha sempre avuto a che fare — più docile e in vista, più usato e versatile di ogni altro materiale.
Se pensiamo vagamente alla materia ci vengono in mente immagini aride, inorganiche. Invece, ecco un punto sorprendente, la materia prende il suo nome materno dal primo materiale vivo con cui abbiamo avuto un dialogo vasto e complesso.
Il resto, splendido, della storia viene da sé: il legno, prima materia, presta il suo nome alla vastità generale della sostanza corporea, sensibile, fisicamente reale — massa in uno spazio.
E questa totale profondissima concretezza naturalmente prende anche pieghe del tutto figurate e ideali: dalla materia di cui tratta il libro alle materie delicate di cui è necessario parlare con discrezione. La materia si fa argomento, contenuto, disciplina di studio: non cessa di avere una corposità che la rende oggetto di lavoro.
L’ultimo dato sorprendente è che questa evoluzione avviene già tutta in latino — noi, questa vasta materia, la ereditiamo soltanto.”
Testo originale pubblicato su: https://unaparolaalgiorno.it/significato/materia
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