INVERNO IN SOLITARIA, tra freddo e nebbia
ARMI E STRUMENTI DELL’INVERNO
Ma sei ancora lì fuori? Sei forse impazzita?
Non ricordi quando, estenuata dalle spettacolari attività estive, alle prime avvisaglie dell’autunno, ti eri ripromessa di sfruttare le ali del freddo per ripiegare verso l’interno e continuare il viaggio dentro di te?
Mi avevi detto che l’inverno ti avrebbe aiutata a lavorare ai tuoi fantasmi e ai tuoi sogni.
Non ricordi quando hai pensato che le carovane della nebbia avrebbero offerto ristoro alla tua energia spasmodica e una casa più confortevole all’interno?
Mi avevi detto che l’inverno ti avrebbe aiutata a trovare il bandolo della matassa dentro il tuo cuore.
Ma sei ancora lì fuori? Sei forse impazzita?
Sai bene che è pericoloso restare a vivere sugli eventi esterni nelle stagioni buie! Lo so, lo so che non te l’hanno detto!
Sai benissimo che l’unico modo per usare l’inverno a tuo favore è quello di dirigerlo a rafforzare la tua meditazione, di sostenerti ad esso affinché tu possa praticare l’equilibrio fisico e di pensiero e piegarlo nella tua direzione mentre ti fa volare dentro, nel mondo dei mantra, della preghiera e della conoscenza di te stessa.
Sapevi bene, quando è arrivato, che non c’erano scuse: che non avresti più potuto aggrapparti all’illusione di un amore o all’ombra di un uomo o alla voce di una guida là fuori nei boschi, fino alla prossima primavera, senza rischiare di scivolare nel grande miraggio del gelo e della tenebra.
L’età e gli anni delle terre delle quattro stagioni ti hanno insegnato che l’estate si esce dal guscio fino a vivere nudi nella luce, ma nei mesi di autunno e inverno il dovere del lavoro interiore chiama. E se non lo ascolti e resti fuori potrebbe passare l’invisibile falce delle nebbie a potare le tue facili illusioni e i tuoi superficiali desideri.
Non è stagione da restare fuori da se stessi!
Ma non te l’hanno ancora detto?
E poi ti meravigli se un giorno ti azzanna la tristezza feroce o la spietata depressione signora del gelo. Non hai ancora capito che queste forze scorrazzano per l’inverno proprio per evitare che le persone non svolgano il loro dovere? E che è per il loro stesso sommo bene?
E come è possibile che ancora dimentichi che quando fuori è grigio e sembra notte, è dentro che devi viaggiare e che la primavera si aspetta che ritorni con un bottino?
Con l’inverno fuori dalle finestre, non si può essere alunni indisciplinati.
Con la nebbia a rovinarti la vista delle cose, non si può pretendere di guardare fuori e comprendere da lì.
Con la terra che diventa fango scivoloso o ghiaccio, non si può fare leva sui piani esteriori.
E nonostante dovresti già saperlo bene, ogni anno cerchi di scappare da te stessa o di trovare il trucco per ridurre i compiti a casa… e con te tante altre persone, che non hanno ancora capito che l’estate è fatta per raccogliere i frutti su ogni possibile fiore e l’inverno per rivolgerci a tutto ciò che si è sviluppato all’interno e andare a sciogliere, a comprendere, a seminare.
Torna dentro ancora per un po’…
Imbolc è passato e sai che l’inizio della fine del buio è cominciato. Ma là dentro è sicuro in questo periodo, non importa quali demoni incontrerai: li potrai trasformare in idee geniali e farfalle per quando sarà il momento di liberarle.
In questo periodo dell’anno, è ciò che è fuori che non avrà pietà di te. E poi non lamentarti: se abbracci il fantasma di neve tutto si scioglierà e potresti anche ammalarti, torna ad abbracciare te stessa e lì troverai il calore, il cibo che cerchi e la gioia da portare anche agli altri.
Esci dall’illusione: la nebbia te lo sta dicendo più che chiaramente, sei tu che sei troppo svogliata per capire! Che loro, anche loro sono dalla tua parte, semplicemente ti stanno tutti indicando di entrare nella tua caverna e, una volta lì, potrai vedere che si trattava di una reggia lussuosa e che i colori si erano nascosti lì, quando credevi di averli persi.
Fuori è brutto, dentro è nutriente e avventuroso.
Torna dentro e ricorda i compiti introspettivi di questo momento.
Sono tutt’altro che noiosi. Ti sembra più difficile del “vivere fuori” solo perché per l’estate dell’anima ci hanno dato le istruzioni più variegate, per l’inverno dell’anima si è mantenuto il più serrato segreto fino a quando non avessimo compreso, ciascuno per sé, lo scopo del momento e la vera potenza del freddo e del buio.
Dentro.
Ci vogliono dentro <3
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