L’INTUITO FEMMINILE
ASCOLTA LA TUA ANIMA
L’intuito, o capacità di intuizione, è una potenzialità molto importante, presente sia nella donna che nell’uomo, ma sviluppato particolarmente nella prima – quantomeno nella nostra epoca.
L’intuito è stato chiamato in modi diversi a seconda delle teorie e delle epoche: guida interiore, voce interiore, sesto senso, intelligenza emotiva, istinto, anima.
E’ paradossale che ciò che per lungo tempo, negli ultimi secoli, è stato collegato al mondo dell’istinto, alla stregua di qualcosa di primitivo o non evoluto, sia in realtà in un passato remoto e di nuovo oggi, con le nuove tendenze panteistiche, animistiche e spirituali, associato addirittura all’anima, l’essenza stessa e l’espressione più alta dell’essere umano. E questo è anche il sinonimo che preferisco: anima.
Il fisico e informatico russo Vadim Zeland, nel suo illuminante “Lo Spazio Delle Varianti” (primo della sua trilogia sul Transurfing), parla dell’intuito proprio come anima e la descrive come quella capacità che è assolutamente necessario sviluppare e ascoltare per riuscire addirittura a captare le dimensioni parallele virtuali (le “varianti”) vicine alla realtà presente che si sta vivendo e, di conseguenza, riuscire a scegliere questa o quella possibilità. Compito in cui, al contrario, la ragione si perderebbe, in quanto perennemente invischiata nella sua rigidità, nel dualismo, nell’identificazione, nei preconcetti, nella paura e nella limitatezza.
Al contrario della ragione o della logica, l’intuizione sarebbe capace di agire in modo non lineare o sequenziale ma, usando concetti frequenti oggi, in maniera olistica, multidimensionale, libera e fluida. L’intuizione ha la capacità di leggere aspetti che vanno oltre i dati che ci vengono presentati nella superficie delle cose, delle persone o delle esperienze.
Nella nostra cultura attribuita in gran parte alla donna e al mondo femminile, con l’avvento della religione cattolica prima e poi con un ulteriore rinforzo dall’Illuminismo in poi, questo preziosissimo strumento è stato in tutti i modi bandito, minimizzato, negato, fino a rischiare di farlo quasi atrofizzare, in particolare nel mondo occidentale contemporaneo. Effettivamente, si trattava di uno strumento molto potente e, se si voleva sottomettere il popolo alle istituzioni, e la donna all’uomo, andava controllato.
Obiettivamente, quante volte sei riuscita a prendere una decisione che abbia poi funzionato o a risolvere un problema mettendoti a ragionare, a tavolino? Quante volte la pura logica ti ha guidato a fare la cosa giusta? Nel mio caso, se ci penso, mai… Le cose si sono sempre sbrogliate per quello che noi chiamiamo “caso”, ossia per altre vie o attraverso lampadine accesesi nella testa in momenti in cui non stavo pensando a niente o ero concentrata su altro. Non è così?
Una cultura guidata dalla sola logica, privata del prezioso (quando non sacro) intuito, ha portato al mondo che ci troviamo intorno oggi.
Non si può costruire un mondo armonico senza il connubio di ragione e intuito.
Non si può costruire un mondo armonico ed equilibrato senza l’utilizzo congiunto di logica e intuizione.
L’intuito, la voce dell’anima, è quando sentiamo che qualcosa “puzza”, che qualcosa dentro di noi oppone una anche minima resistenza (una specie di senso di disagio). Oppure, al contrario, ci sentiamo attratte da qualcosa, sentiamo che “va bene” per noi. Oppure ci viene da fare qualcosa che non ci spettavamo e non prevedevamo fino a un momento prima.
Ciò può avvenire nel momento in cui ci presentano una persona (interrelazioni), nel momento in cui prendiamo una decisione che ci sembra normalissima e assennata ma dentro c’è questo campanello d’allarme che cerca di avvertirci che così non sarà. Il cosa fare. Quando scegliamo una meta (il dove). Nel decidere il momento, giusto o sbagliato, in cui fare qualcosa (il quando). Nel sentire che vogliamo con noi quella persona (con chi).
Oppure anche solo sul dove posizionarci in una stanza o dove andare quando ci troviamo ad un bivio per la strada: esercitati a sentire che c’è sempre una direzione che ti attira più dell’altra. E la scelta non è mai casuale! La tua intuizione sta lavorando considerando tanti di quei fattori e coinvolgendo tanti di quei sensi che tu non te lo puoi immaginare con la sola ragione.
Con l’utilizzo dell’intuizione siamo in grado di prendere decisioni immediate che si rivelano giuste. Avviene quando compriamo qualcosa al volo o prendiamo quella strada o creiamo qualcosa guidate da pura ispirazione, sentendo che non possiamo sbagliare: è qualcosa che sembra venire da fuori di noi ma che ci guida con grande sicurezza. Di solito funziona bene proprio quando la ragione tace o è distratta, quando non si mette di mezzo.
Sull’origine o la localizzazione dell’intuito, poi, sono state spese tante parole e ricerche, ma in ogni caso si tratta di una funzione che si trova nel lato destro del cervello, maggiormente utilizzato dalle donne e sede dell’inconscio. Si tratta di una saggezza sì più antica della cosiddetta logica, ma non per questo più rudimentale o meno precisa, anzi.
Il problema maggiore è che siamo state cresciute con l’abitudine di non ascoltare questa voce interiore. Ci avevano addirittura raccontato che fossero fandonie, che fosse tutta “immaginazione” (come se l’immaginazione non fosse la sostanza stessa a fondamento della realtà… ma questo è un altro discorso).
Prova a fare caso a quante volte alla fine dei conti, col senno di poi, la tua intuizione si sia in realtà rivelata attendibile e tu ancora per una volta, non l’avevi ascoltata. E’ un esercizio sottile che si può applicare anche alle cose piccole, ma andrebbe davvero fatto ogni giorno, dovrebbe diventare un’abitudine che vive con noi. La meditazione può aiutare, ma in generale l’abitudine stessa ad ascoltarsi di più può rivelarsi fondamentale anche nella determinazione del raggiungimento di certi obiettivi o della qualità della vita. A volte servirà l’aiuto di una persona esterna professionista per uscire da un sesto senso atrofizzato, almeno per prendere il via.
La counselor Simona Oberhammer ci dice nel suo sito:
“La capacità di intuire è in realtà una complessa elaborazione mentale, degna del più avveniristico computer.
Chi utilizza l’intuito è come se fosse dotato di “antenne potentissime.”
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