IL MASCHILE SACRO
L’Uomo nuovo che sta sbocciando
Il sito Fractal Enlightenment inizia il suo articolo sul Maschile Sacro con una citazione:
“Quando il Sacro Maschile viene combinato con il Sacro Femminile dentro ciascuno di noi, creiamo il matrimonio sacro di passione e compassione dentro noi stessi.” – Matthew Fox
Poi, ci dice:
“L’età della mascolinità corazzata è superata e sta morendo ai nostri piedi. È un groviglio insanguinato di armi e di ego gonfiati incollati insieme da una miope gara al rialzo e rabbia congelata.”
(Leggi anche “Il Maschile sacro – recensione”)
Mentre il Femminile Sacro è stato schiacciato per millenni, sia nella natura stessa delle donne che dentro ogni singolo uomo, lo squilibrio si è impossessato delle singole persone e della società, spostando la lancetta verso un “maschile” trasmutato da “sacro” a “maschilista”.
È come se avessimo tolto un ingrediente fondamentale nella preparazione della nostra torta. È come togliere lievito al pane.
Il Femminile Sacro era – ed è – il lievito che permette al maschile di ascendere, di creare vita. E intendo sempre in senso lato: sul piano fisico, sul piano energetico e sul piano spirituale.
Un Maschile privato del Femminile diventa violento.
Un Femminile privato del Maschile diventa arido.
Jung li chiamava Animus e Anima. Si tratta di archetipi, dell’individuazione originaria, dei pilastri alle origini di Tutto.
La medicina cinese li chiama i principi dello yin e yang (“In origine i termini Yin e Yang indicavano rispettivamente i fianchi in ombra e al sole di una montagna. Fin dai tempi più remoti, due poli archetipi della natura furono rappresentati non solo da luminoso e oscuro ma anche da maschile e femminile, rigido e flessibile, sopra e sotto”).
Si tratta dei due poli opposti che insieme portano le forme di vita alla loro massima espressione (terrena e divina). In un perenne movimento, in un equilibrio perfetto ma mai statico, sempre in divenire.
Si tratta di due espressioni della vita complementari, che non possono sussistere l’una senza l’altra, dentro di noi in primis, pena l’originarsi di uno squilibrio in grado solo di portarci carenza, malattia, devastazione, scissione e conflitto.
Questo è ciò che è avvenuto dalle origini del patriarcato e che ci ha portato al mondo che conosciamo oggi.
(Patriarcato – L’inventario dei danni, articolo qui)
Ma finalmente, stanno germinando i semi del Femminile Sacro che per lungo tempo erano rimasti nascosti sottoterra, non visti e indisturbati. Indifferenti alle devastazioni che avvenivano in superficie.
Il germogliare e poi il fiorire di questa dimensione sta portando e porterà inevitabilmente il Maschile Sacro ad un risveglio e a vibrare dentro ogni uomo.
Come vasi comunicanti o diapason che vibrano insieme, i due poli rifioriscono. L’equilibrio si diffonderà reciprocamente tra i due sessi e ogni individuo inizierà, e sta già iniziando, a riallinearsi.
Si sta generando un modello di coppia nuovo, armonico, sostenibile, bilanciato.
Il vecchio modello sta vomitando i suoi ultimi rigurgiti di sangue, ma è destinato a morire sotto la propria stessa forza, indirizzata male, e sotto la propria rabbia, laddove mai trasformata in amore.
Ne vengono potenziati l’intuito, la capacità empatica, la compassione, il riconoscimento delle capacità di guarigione e autoguarigione, la riconnessione con tutto ciò che esiste e con il sentire altrui, le visioni e la creatività.
L’amore incondizionato per se stessi e per gli altri.
La connessione diretta con gli alberi e con la natura in genere.
Gli uomini in passato hanno privato la donna dei suoi poteri e delle sue funzioni sacre. Ma non erano consapevoli e non si sono resi conto che, così facendo, avrebbero automaticamente perduto a loro volta i propri poteri e le proprie funzioni sacre.
Tali doni, una volta eliminato il “lievito” (l’altra metà di sé), non hanno potuto che riprodursi in brutte copie di se stessi ed è così che si sono trasformati nelle deboli cartilagini che sono la rabbia, la sopraffazione, la paura e l’illusione di dover separare e controllare per sopravvivere.
Il profitto al posto del sostegno reciproco.
La paura dell’altr* al posto della condivisione.
Il sito citato in precedenza dice ancora:
“Il nuovo Shiva sta crescendo robusto e potente insieme alla nuova Shakti. […] Questo Uomo Nuovo deve emergere, se vogliamo continuare a vivere su un pianeta che chiede l’apparizione di un uomo più sano e più sostenibile.”
Il Maschile Sacro non solo verrà ribilanciato e a sua volta ribilancerà il Femminile Sacro e viceversa – dentro ogni uomo e dentro ogni donna – e il processo è già in atto.
Ma la sua manifestazione è necessaria in vista di una pacificazione con la natura, in breve una pacificazione con la Madre: con l’ecosistema di cui siamo parte integrante e che invece, vivendo da esseri menomati, abbiamo misconosciuto. Smettendo di sentire. Togliendo l’alimentazione.
Ci siamo illusi: ci siamo accecati da soli. Nessuno di noi è un essere carente, menomato, disabile o bisognoso (di chiunque o di qualunque cosa).
Siamo tutti esseri divini in grado di esercitare la magia del pensiero e delle emozioni e l’ascesi spirituale in linea con un nostro concreto ribilanciamento.
Un giorno scrissi una frase che mi arrivò dalla pancia – come si dice –senza pensarla. E scrissi:
“Se qualcuno distrugge, tu crea qualcosa.”
Credo sia diventato il mio mantra fisso da allora, in ogni momento buio di fronte alle violenze efferate del mondo dell’illusione, del mondo di superficie.
Per spiegare meglio come quel pensiero giunse a me e cosa contiene, ecco un altro brano tratto dallo stesso sito:
“L’Uomo Nuovo (il Maschio Sacro) utilizza la sua energia per creare anziché per distruggere, per catalizzare anziché per militarizzare, per curare invece che ferire. Egli comprende, come scrisse Andrea Gibson, che: “Noi dobbiamo creare. È l’unica cosa più forte della distruzione.”
In questo modo, Egli crea continuamente arene sempre in trasformazione per ulteriore creazione.”
Significa che quando crei qualcosa di bello, muovi cose dentro gli altri che si sentiranno a loro volta spinti a creare (vita, arte, cuore, servizi, idee, modelli, aperture…).
Significa che, come si dice nel Buddismo, basta una candela accesa per illuminare una stanza buia.
Il tuo Maschile Sacro interiore origina così un movimento esponenziale, un circolo virtuoso.
Ho intitolato provocatoriamente uno dei miei articoli recenti “Dipendenza dell’uomo dalla donna”.
Chi l’ha letto e chi è già in un percorso di conoscenza di sé avrà capito che l’intento era quello di sottolineare l’interdipendenza tra questi Animus e Anima, non nel senso di dipendenza-attaccamento, ma nel senso di completamento essenziale per riportare equilibrio e benessere a noi stessi, alle nostre famiglie e a quelle degli altri (inclusi animali e vegetali).
E possiamo fare molto più di questo.
Unendo il Maschile Sacro al Femminile Sacro dentro di noi, potremmo finalmente abbracciare il nostro inconscio e penetrarvi più a fondo di quanto non abbiamo mai fatto.
Si avvicinerebbero così le Risposte, quelle che abbiamo sempre desiderato.
Si avvicinerebbero così la Divinità, il Tutto, la Verità alla base delle nostre esistenze.
Articolo: Maschile e Femminile per la guarigione del pianeta
La mascolinità risvegliata del Maschio Sacro:
@ non avrà paura della luce e non dovrà ricorrere alle corazze (fisiche o emotive) per esporsi.
@ Non rifiuterà, per via dei suoi blocchi e delle sue paure, nessuna espressione d’amore, al contrario, la nutrirà quando:
@ scoprirà di poter emanare tanta luce quanto quella del Femminile Sacro. E smetterà di coprirla.
@ Dimenticherà le espressioni dell’amore egoistico (gelosie, morbosità, attaccamenti, pretese, aspettative, controllo, possesso e violenza) in vista di un amore evoluto, puro, adulto, maturo, privo di interessi personali e dunque totale e senza limiti. Ciò vale naturalmente sia dentro un uomo che dentro una donna.
@ Si aprirà a nuove esperienze che lo porteranno a fare un percorso di autoconoscenza e autocelebrazione – non egoica o narcisistica (difesa), ma basata su accettazione totale e amore incondizionato verso se stesso e di conseguenza verso gli altri (proattività).
@ Non potrà mai ferire o uccidere una donna, perché se lo facesse tornerebbe a uccidere la Madre (matrice-natura) e il Femminile dentro di sé.
@ Si dedicherà all’ascolto e all’apprendimento della sua natura complementare, con amore e umiltà.
@ Si renderà conto che la separazione tra sé e il mondo e tra sé e il Femminile è solo illusoria e mentale e che credere in questo paradigma può distruggere.
@ Deporrà a terra ogni omofobia in quanto inutile e vuota struttura mentale.
@ Deporrà per sempre il bisogno di dimostrare la propria virilità in forme traviate o di superficie o solo emulative.
@ Sarà e basta, in tutto il suo splendore ed equilibrio sacro, nella massima espressione della sua essenza profonda, già perfetta per sua natura.
Mi auguro vivamente che gli uomini risvegliati o in fase di risveglio abbraccino al più presto questo straordinario potere interiore di cui sono dotati e ne gioiscano in ogni loro cellula.
La sua disconoscenza lo rende devastante.
La sua accettazione permette di emanare luce.
Condivido qui sotto il mio nuovo libro uscito sul Maschile sacro, dedicato agli archetipi maschili e alla massima manifestazione dell’energia maschile nel mondo.
Prefazione qui: “Maschile sacro nel mondo”.
Con amore sempre.
IL NUOVO LIBRO DI SONIA SERRAVALLI
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