I CUSTODI DEL TEMPO
IL VERO VALORE DEGLI ANZIANI
C’è un aspetto tra i tanti nella nostra società che mi fa venire il sospetto che io sia abituata a un altro pianeta… E se ne parla poco. Troppo poco.
In qualunque era e cultura civile della storia umana, si è riconosciuto il valore sacro degli anziani.
In qualunque era e cultura civile della storia umana, si sentiva e si onorava il potere intrinseco degli anziani.
Oggi, questi esseri-viventi-scrigno-dell’umanità
@ vengono vessati da regole condominiali ingiuste e illogiche, sottoposti a spese a cui non possono materialmente fare fronte, a volte costretti ad abbandonare le loro case, in un’età in cui bisognerebbe radicare e riposare.
@ Vengono sfruttati fino all’osso dai signori del farmaco, riempiti di paure e di bugie, usati come cavie, gettati come pesi morti per liberare letti o beni immobiliari.
@ Vengono trattati come invisibili quando devono attraversare una strada, costretti ad aspettare sul ciglio fino all’ultimo scalmanato autista che sfrecci veloce senza degnarli di uno sguardo perché “lenti”.
@ Vengono ignorati, non ascoltati, fatti passare per “pesanti”, “inutili”, solo un disturbo casuale da seminare, solo perché i loro tempi non sono quelli frenetici della gente che si è persa; solo perché il loro ritmo è quello della saggezza della terra e delle testuggini; solo perché il loro linguaggio è entrato nel mondo della visione e tu, se non hai vissuto alcuna iniziazione e non conosci il linguaggio tribale dell’anima, dei bambini e degli animali, non puoi capirli.
@ Vengono sfruttati come baby-sitter e donne delle pulizie non pagate, parcheggi per nipoti a tradimento, esseri privi di un genere, di una loro profonda vita privata, di un loro diritto di scelta e di una loro volontà non scontata.
@ E ancora vengono sfruttati dal business degli ospizi, delle agenzie di badanti, dei parcheggi umani di varie forme e nomi del nostro nuovo mondo orwelliano in cui tutto è diventato “normale”; sfruttati dagli eredi; sfruttati dagli sciacalli delle nuove truffe prive di qualsiasi onore; sfruttati perfino dai wedding planner coi loro conti salati e la nuova egemonia sulle ville storiche che un tempo avevano ancora una dignità.
🫡 Se ti “disturbano” in qualche modo, è perché ti mostrano qualcosa che non hai ancora integrato.
🫡 Se i tuoi anziani hanno ancora l’aspetto giovanile e sono in forma, non significa che non si meritino tutto il rispetto, la riconoscenza e il valore di cui parla questo scritto. Non significa che non incarnino gli spiriti della Saggezza e del Silenzio.
Nel mondo che voglio veder nascere,
si difende e si protegge un tempo rituale in cui ascoltare i racconti degli anziani (siano essi i nostri nonni o i nostri genitori). E se non si trovassero piacevoli, o comprensibili o non vi fosse armonia nella famiglia, si sfrutta questa opportunità per sciogliere nodi finché si è in vita, per entrare in un flusso comune e per guarire tutti insieme.
(Leggi anche: “Arrivederci forza della natura – Ho perso la mia Matriarca”)
Nel mondo che voglio veder nascere, gli anziani sono trattati coi guanti.
Nel mondo che voglio veder nascere, si tramandano valori sentiti con il cuore, non formali, non moralistici, ma vissuti nel profondo, come rispetto, dignità, infinita gratitudine.
Nel mondo che voglio veder nascere, gli automobilisti si fermano per lasciar passare una persona anziana, ci mettesse anche due minuti ad attraversare la strada.
Nel mondo che voglio veder nascere, in ogni situazione disagevole, i più giovani lasciano passare avanti una persona anziana, senza se e senza ma.
Nel mondo che voglio veder nascere, si dà grande valore al lascito degli anziani.
Nel mondo che voglio veder nascere, gli anziani vengono ascoltati, non vengono trattati con saccenza o con fare paternalistico e si dà credito alle loro parole.
Nel mondo che voglio veder nascere, si condivide TEMPO DI QUALITA’ con gli anziani.
Nel mondo che voglio veder nascere oggi, gli anziani non sono MAI lasciati soli.
(Nella notte di Halloween ho sognato mia nonna materna, mai sognata prima e scomparsa quando ero bambina, e deve avermi accompagnata a scrivere questo, che già ballava da tempo dentro di me)
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