SMETTETELA DI FINGERE QUANDO FATE L’AMORE CON GLI UOMINI

Donne, smettetela di fingere quando fate l’amore con gli uomini.

Oramai dovrebbero saperlo anche i sassi che la sessualità della donna è molto diversa da quella dell’uomo.

Se molte di voi, come scopro attraverso il mio contatto con gli uomini, continuano ancora a modellarsi su scene hard di film creati dal patriarcato e da menti maschili, gli uomini non impareranno mai quello che ci fa piacere.

Per quanto mi riguarda, privare l’altro della conoscenza del nostro mondo, e questo vale per entrambi, equivale a un furto.

Il non “insegnare” il mondo vasto e orizzontale della sensibilità femminile all’uomo, che tende a concentrare tutto il suo focus su un punto e in un’unica direzione, dato che per sua natura possiede una tendenza verticale e direzionata (e dato che la cultura dominante “insegna” questo), equivale a creare povertà, per entrambe le parti in gioco.

(Leggi anche “Il Maschile sacro”)

Donne, smettete di fingere quando fate sesso con gli uomini.

O non impareranno mai che per entrare realmente nel vostro corpo non basta ansimare come quando si va a fare jogging, dimenarsi come serpenti disperati o saltare come indemoniati all’inseguimento di un piacere tutto proprio, dove l’altra non esiste più.

Smettete di fingere orgasmi plateali dopo due minuti che una mano avida vi esplora senza remore: lo sapete che le altre donne non vi credono, e poi parlano.

“Mano avida”, l’espressione usata da un’amica l’altra sera.

Per tutta la vita ha trovato solo mani avide.

Quelle sono mani da bisognoso. La donna, per provare piacere e sentirsi sostenuta, disprezza la mano di un bisognoso: lei ricerca la mano sicura di un Re. E avidità e sicurezza sono due cose ben diverse: una è plebea, l’altra è regale.

(Leggi anche: “L’archetipo maschile del Re”)

Donne, smettete di fingere quando fate l’amore con gli uomini.

La vostra mancanza di autenticità ricade non solo sul vostro uomo, che in questo modo rimane escluso dal vostro vero sentire.

Ma ricade anche su tutte noi, mentre continuate a spargere per il mondo uomini inconsapevoli, uomini convinti di aver vissuto un sesso di alta qualità mentre devono ancora scoprire le basi della sensibilità del nostro corpo e delle nostre radici.

Per pietà di voi stesse e di tutte le vostre sorelle donne, fate uno sforzo per fare l’amore da nude.

Per essere nude non basta togliersi i vestiti e imitare questa o quella attrice. Per essere nude occorre guidare l’uomo verso le vere porte del nostro piacere e verso il nostro vero Tempo, il Tempo femminile, che non è quello maschile.

Per pietà di voi stesse e di tutte le vostre sorelle donne, smettete di adeguarvi a un modello patriarcale che vi vuole atlete anziché amanti, perfette anziché voi stesse, puttane anziché sacerdotesse dell’amore, serve di un pene anziché devote Regine del sacro totem di un vero uomo.

Donne, per pietà di voi stesse e delle vostre sorelle di corpo e di cuore, smettete di fingere quando fate sesso con gli uomini.

Piuttosto, mostrate loro cosa sentite davvero e come, abbandonate ogni pregiudizio e tutte le scene di cinema e pubblicità… tornate nude, nude veramente, quelle che seguono solo le indicazioni del proprio corpo e non quello che qualcun altro, in una società maschile, vi ha mostrato…

E, forse allora, i ponti smetteranno di crollare e il mondo avrà una nuova speranza di espansione e comprensione.

– Sonia Serravalli

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