coppia disfunzionale

LA RELAZIONE CON UN NARCISISTA

Trappole, dinamiche e come difendersi

Ebbene sì, ho vissuto una relazione con un narcisista oltre 11 anni fa e, per farvi capire quanto sia devastante, sono pronta a parlarne in pubblico solo ora.

Partiamo prima dalla teoria, poi vi linkerò il mio libro e i miei video sul tema.

COME DISTINGUERE UN NARCISISTA?

Prima di tutto, alcune premesse.

Facciamo presente che le caratteristiche di un narcisista non si notano subito, o tutte scapperebbero a gambe levate quando sono ancora in forza.

Ricorda che narcisista deriva da “narkòs”, che significa “che stordisce”. Trovarsi tra le grinfie di un narcisista ci riduce a persone che vivono (e arrivano anche a vegetare) in una sorta di stato di ipnosi: quando il narcisista avrà tessuto la sua ragnatela attorno alla sua preda, sarà troppo tardi per reagire o per riuscire a dire “no”. Proprio perché la persona si trova allora in questo stato, che nel libro in cui racconto la mia storia ho chiamato più volte “plagio” e “lavaggio del cervello”.

narcisismo

Vediamo alcune caratteristiche comuni del narcisista.

1) Mania di grandezza, ego molto gonfio, idee boriose sul proprio sé, percezione sballata delle proprie capacità (ahimè non dovuta ad amor proprio), esagerazione nelle manifestazioni (quali regali, gesti di eroismo, corteggiamento pomposo, atteggiamenti esagerati, senso dell’eccesso – che poi andrà aumentando con il tempo)

2) Incapacità di provare empatia per l’altro. Da qui, la relazione che ne deriva è una non-relazione, in cui il soggetto affetto da narcisismo patologico non fa che imitare gli altri, ma non sa realmente come si stia in “relazione” con gli altri. Non può connettersi realmente a un’altra persona. Di conseguenza, il narcisista vive l’altra persona come un prolungamento di sé, o come uno strumento per colonizzare altri territori.

Il tutto non è fatto con cinismo, ma al contrario con grande carisma e capacità di seduzione. Ed è del tutto inconsapevole: è l’unico modo che il nostro narcisista conosce per “amare”, o per meglio dire per interagire con un altro da sé.

3) Visto quanto appena detto, il narcisista manca totalmente di scrupoli verso l’altro, non può mettersi nei panni degli altri e la cosa a volte può manifestarsi in tratti di perversione o perversione vera e propria – che si ricollega anche al suo bisogno di spiccare.
Possono presentarsi anche episodi di umiliazione in pubblico.

4) Il narcisista si nutre dell’autostima dell’altro e riesce perfettamente a depredarla. Ha bisogno di svalutare e umiliare l’altro, allo scopo di spolparlo completamente per poi cambiare maschera e trasformarsi nel suo salvatore.

Manifesta infatti tratti di bipolarità piuttosto marcata (stile Dottor Jackyll e Mister Hyde), passando ripetutamente da carnefice ad agnellino pentito. Il suo modo di chiedere scusa è infallibile. Mentre in altre occasioni, si rifiuta di farlo se la cosa tocca troppo da vicino la sua parte fragile:

5) Infatti, il narcisista è totalmente incapace di ricevere critiche o rimproveri. Una messa in dubbio della sua condotta lo può portare alla violenza. Il motivo è che la causa di questo disturbo sta in un non essere stati riconosciuto e accettati nei propri bisogni essenziali da piccoli: la cosa può letteralmente mandare fuori di testa il narcisista, dato che dentro di sé sa che ne va della sua vita e della sua identità stessa.
Uno scambio alla pari e aperto con questa persona è praticamente impossibile, anche se naturalmente all’inizio è difficile rendersene conto. Infatti:

6) il narcisista è spesso anche una persona dall’intelligenza sopraffina. Il soggetto ha dovuto sviluppare, sempre inconsapevolmente e da quando era bambino, grandi furbizia, capacità di manipolazione e seduzione e carisma per poter sopravvivere in un ambiente ostile. E, soprattutto, per poter essere visto, considerato.

7) Il narcisista potrebbe usare violenza fisica, ad un certo punto, dato che il suo atteggiamento distruttivo si sviluppa, tramite grandi oscillazioni tra su e giù, in un crescendo. In ogni caso, userà violenza psicologica o verbale.

narcisismo
Foto di Mohamed Hassan

COSA SUCCEDE ALLA PERSONA CHE CADE VITTIMA INCONSAPEVOLE DI UN NARISISTA?

1) Una persona vittima di un narcisista arriva a credere di essere lei la “parte bacata”, strana, folle, insufficiente, incapace, la parte difettosa. Come dicevo, infatti, il narcisista depressa la sua autostima con un lavoro di cesello lento ma inesorabile, fino a rendere la persona con cui ha una relazione una vera e propria “larva”, o una copia sbiadita di ciò che era all’inizio, quando ancora integra.

2) Si potrebbero manifestare, sul lungo periodo, desideri improvvisi di colpire il narcisista alle spalle o di sedarlo o di renderlo inoffensivo in qualunque modo. Si tratta di puri flash, che non vengono poi messi in atto ma che, per gli psicologi, rientrano tra i punti del test tramite cui si può individuare questo tipo di relazione vittima-carnefice.

3) Ci si potrebbe vergognare di chiedere aiuto, o non lo si fa proprio perché si pensa di essere noi la “parte sbagliata” o da curare. E più si rimane con un narcisista, meno ci si fida di se stessi.

4) La nostra fiducia nella nostra capacità di preservazione viene meno, per delegarla magari al nostro stesso carnefice – che appare più forte, più tronfio, più sicuro di sé e pare sapere il fatto suo quando ci giudica o ci sminuisce. E magari, pensiamo, si sta realmente prendendo cura di noi, mentre noi esageriamo sempre tutto.

5) Sopra ogni cosa, la persona vittima di un narcisista minimizza ogni segnale, cerca di mettere a tacere ogni campanello d’allarme e di scagionare e giustificare il proprio aguzzino (psichico o fisico) con ogni mezzo possibile – perché non riesce più a immaginarsi di poter stare in piedi da sola.

narcisismo
Foto di John Hain

ULTERIORI PUNTI E CHICCHE PREZIOSE

Se ti riconosci anche solo in parte in questa storia, chiedi aiuto.

È quasi impossibile riuscire a uscirne da soli, siamo dentro un vero e proprio vortice di dipendenza tossica – per quanto invisibile.

Troverai più dettagli e anche confidenze personali nei miei due video “La relazione con un narcisista”, gratuiti su YouTube e linkati qui sotto, e tutta la storia nel romanzo autobiografico: “Palo quattro – L’amore abusivo”:

 

Faccio presente che il libro è ancora PUBBLICATO ILLEGALMENTE dalla casa editrice che non ne detiene più i diritti e che l’edizione giusta e aggiornata è quella con copertina rossa, mostrata ai link di questo articolo e dei video, grazie!

VIDEO 1) “La relazione con un narcisista”:

VIDEO 2) “La relazione con un narcisista – N. 2”:


⇒ ⇒ ⇒ I MIEI LIBRI (Fiamme gemelle, viaggi per il mondo, spiritualità, poesie, romanzi, downshifting…)

Per aiutarti: ARMONIZZAZIONE DELL’ANIMA

Il mio canale YouTube

—–> SITO

www.soniaserravalli.com

 

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6 Commenti

  1. E quando quell’uomo è il padre di tuo figlio, al quale lo hai lasciato perché sei arrivata a credere di non essere nemmeno una buona madre? E lo utilizza come arma per colpire me?

    1. Ciao Alice,
      grazie della tua testimonianza. Ci sono modi per neutralizzare un narcisista, per fare in modo che non arrivi a colpirti più anche se lui non potesse guarire o cambiare (com’è di solito).
      Ma bisogna farsi aiutare per riuscirci. Conosco donne che sono riuscite a passare tutto l’inferno, l’hanno lasciato indietro e ancora convivono con un narcisista pressoché come separati in casa, ma hanno trovato una loro pace, per se stesse e per i figli, trattando l’altro da pseudo-paziente e tenendolo nel suo spazio – ovviamente non si tratta più di una coppia, ma di un armistizio in attesa di separazione.
      Se vuoi aggiornami, per me il prossimo passo è andare a parlare con una persona esperta di questo.
      Buona giornata! Sonia

  2. Nel mio caso non si è trattato di un matrimonio, ma di una frequentazione, durata circa tre anni. È vero, la persona in questione mi aveva letteralmente narcotizzato, non mi rendevo conto di quanto mi manipolasse tra presenza insistente, silenzi, lusinghe, bugie, brevi ma improvvise sparizioni, ritorni. Ho avuto la fortuna di essere stata aiutata da un amico che ha fatto di tutto per farmi aprire gli occhi e per aiutarmi a distaccarmi. Alla fine ho capito che quella persona indossava una vera e propria maschera e in realtà mi disprezzava e voleva solo sfruttarmi e divertirsi nel farmi soffrire. Non riesco ancora a credere che la sua vera natura sia tale, né al fatto di avere io resistito per tanto tempo accanto ad una persona simile. A distanza di tempo mi sento ancora provata da questa esperienza .

    1. Grazie Radha! Una delle mie divinità preferite! 🙂
      Ci vuole tempo a riprendersi da una cosa così, a livello energetico ma anche psichico io ci avevo messo 2 anni.
      Tranquilla che abbiamo un potere rigenerativo incredibile e anche più veloce di quello degli uomini… Un abbraccio!

  3. Ho appena chiuso una relazione con queste dinamiche. Infiniti progetti, corteggiamenti da rose rosse, tanti “mi prendo io cura di te” per poi NULLA ed anzi: io la sua pattumiera emotiva sempre presente, ma quando toccava a me non solo non c’è mai stata accoglienza, ma ero sempre la sbagliata, l’esagerata e “psicopatica che manda a merda tutte le cose” cit. Mai la possibilità di essere fragile, timorosa, arrabbiata e di manifestarlo con spontaneità. Tutti i progetti insieme caduti nel nulla, scegliendo (lui) professionalmente altre partner perché io non lo gratificavo. Per non parlare di copioni recitati e manie di grandezza. Lo spazio dedicato a me era segnato sul calendario tra le altre cose.
    Ora ho chiuso e, nonostante tutto, il senso di colpa e la percezione di pensare di essere io quella sbagliata e ingrata tornano!
    Che male.
    Mi prendo la responsabilità di averlo scelto più volte ma la responsabilità del male psicologico che mi ha inflitto, quella è roba sua!

    1. Assolutamente, si è sempre in due.
      Sì, sanno minare l’autostima e farti percepire te stessa in modo distorto come una droga.
      Io ci misi 2 anni a rifidarmi del genere maschile. Comunque passa (a te, a lui no….).
      Un abbraccio e grazie!

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