L’ENERGIA CRISTICA
COS’E’ E COME VIVERLA
Ultimamente si sente spesso parlare di “energia cristica”.
È difficile spiegare a chi come me ha vissuto un catechismo terroristico e un’educazione che ti ha instillato il terrore di Dio quanto il concetto di “energia cristica” sia universale, trasversale, ci riguardi da vicino e non abbia in realtà nulla a che fare con la religione.
L’energia cristica ha in realtà molto più a che fare con il risveglio del Maschile sacro e del sacro Femminino nel mondo e con le loro nozze sacre.
È una forza universale (la ritengo “forza” o “energia”, non “concetto”) che è stata incarnata in particolar modo dai profeti di tutti i tempi, e per noi in particolare da Gesù, ma non solo.
Lo scrittore Carlo Dorofatti, con il suo magnifico libro alchemico sulla sacralità dell’energia sessuale, parla addirittura e molto chiaramente di un archetipo cristico. E di principio eroico del Cristo, “deviato e riproposto nel suo opposto”. “Strumentalizzato e mortificato ad arte dalle religioni.”
Citando ancora Dorofatti:
“Il percorso verso la trasmutazione è contemporaneamente femminile e maschile. Le dinamiche sono diverse, ma il risultato è quello, completo dentro ognuno di noi. Da quel concepimento interiore nasce il Cristo, l’unto.
Unto perché le cellule e il sistema endocrino e cerebrale assorbono al loro interno i fluidi sessuali portatori di vita, memoria ed energia, proprio sotto forma di energia elettrica. Il balsamo, l’unguento vitale, conduce l’energia spiritualizzandola.
Il passaggio cruciale avviene nel Cuore, il Graal, ovvero la Coppa che raccoglierà e incalzerà la vita verso l’alto, permettendole la regale trasmutazione.”
CRISTO, ENERGIA CRISTICA e COSCIENZA CRISTICA
Non parlerò di “chi era” il Cristo, o Messia (la prima parola deriva dal greco ed è la traduzione della seconda che deriva dall’ebraico). Parlerò di chi è il Cristo.
Prototipo assoluto del Maschile risvegliato nel mondo fisico, cui fa da contraltare il Femminile evoluto nel suo grado massimo: Maria Maddalena. Altra figura di altissimo spessore iniziatico e psicologico universale, a cui ho dedicato un articolo qui.
(Nero rosso di donna. L’ambiguità della femminilità. Mito, devozione e iconografia di Maria Maddalena fra Medioevo e Rinascimento)
La Maddalena e il Cristo incarnarono insieme la coscienza cristica nel mondo.
Fenomeno “normale”, questo, dato che il massimo grado di materializzazione dello spirito (discesa dello “Spirito Santo” nel mondo fisico) si manifesta anche nella dualità esterna, fisica, di un maschile e un femminile incarnato in due corpi diversi e complementari (l’androgino poi separato: radice di ogni mito attraverso le diverse latitudini). Tema peraltro centrale in tutta la letteratura sulle Fiamme gemelle.
Quindi, che cos’è questa energia cristica?
Naturalmente, ogni persona potrebbe percepirla in maniera differente.
Ma per cercare di spiegarla molto sommariamente, potrei dire si tratti di un’onda squisita di energia sottile che attraversa tutte le forme viventi (elementi naturali inclusi) e le elettrizza, le “carica”.
Permette loro di rendersi conto di sé.
Di allacciarsi a un senso d’amore che è trasversale ad ogni cosa e non transitorio.
E di conoscere sempre e profondamente bene quale sia la cosa giusta da fare per il bene di tutto ciò che coesiste.
Essa, per lunghe epoche storiche, può restare addirittura, com’è successo, non percepita dall’essere umano. Misconosciuta, male interpretata o velata.
Mentre, in epoche di risveglio delle coscienze e di apertura dei centri energetici (chakra) umani e planetari, essa comincia ad essere avvertita in tutto. In tutto, al punto da permettere una rilettura completamente diversa di tutto ciò che ci è stato tramandato dalle epoche buie. Appunto, il messaggio cristico.
La coscienza cristica si sta risvegliando nel mondo, portando con sé un’accelerazione della frequenza dell’energia cristica.
L’essere umano è stato in preda alla paura praticamente da quando la Chiesa, da comunità di apprendisti nella sacralità del binomio sacro (Maschile/Femminile) si è trasformata in un mostro settario, oscurantista e materialista, perdendo ogni potere di connessione al sacro (maschile-femminile, naturale, spirituale) e facendolo perdere a interi popoli.
Il momento di riappropriazione dell’energia cristica – il rientrare nell’ondata sacra che ci pertiene e ci rende Uno con ciò che esiste di divino – viene illustrato in diversi modi a seconda delle scuole di pensiero:
- Come risveglio delle coscienze, comprensione chiara della non-separazione e unità, connessione, tra tutte le cose; squarcio del “velo di Maya”, bug della “matrix”);
- Come fusione degli opposti – alto/basso; cielo/terra; maschile/femminile; dentro e fuori nel mondo, – nel diverso modo di operare, dal proprio lavoro interiore alla società e alla politica;
- È la realizzazione dei nostri potenziali.
- E’, secondo gli alchimisti, la chiusura del ciclo, del cerchio: prima lo Spirito “precipita”, scende nella materia, poi dalla materia esso risale, attraverso tutto il viaggio e il processo della sacra distillazione (di ogni aspetto umano). Risalita simboleggiata dalla resurrezione.
COSA DOBBIAMO CROCIFIGGERE
Ancora del mio amato scrittore e alchimista Carlo Dorofatti, traggo da questo articolo ciò che segue:
“La Coscienza Cristica è questo, il risveglio di questa profonda consapevolezza; Cristo vuol dire “unto”, unto attraverso il sacrificio; ma, sacrificio significa “rendere sacro”, nulla a che fare con la sofferenza e con la pena. (!)
Ci ammaliamo, soffriamo, peniamo se non capiamo. Se non ci rinnoviamo. Se non siamo capaci di sacrificare le nostre illusioni per la Realtà. Ma, se capiamo, allora il nostro processo di risveglio può essere felice, è un rendere sacro.”
E ancora:
“Il risveglio della Coscienza Cristica, il ritorno di Cristo sulla Terra, coincide perfettamente con le profezie Maya: noi siamo alle porte di una Nuova Era dove, secondo molte profezie, l’essere umano ha la possibilità di accedere a determinate possibilità di Coscienza.
Ma deve sempre saperle cogliere e riconoscere: c’è sempre il libero arbitrio di mezzo, nulla è automatico.
In altre tradizioni veniva prefigurato come il ritorno di Cristo sulla Terra, ma il ritorno di Cristo sulla Terra è proprio il risveglio della Coscienza Cristica dentro ognuno di noi: questo è il ritorno di Cristo sulla terra. Noi dobbiamo crocifiggere la nostra falsa identità.”
INCARNAZIONE DELLO SPIRITO IN NOI
Infine, è molto importante comprendere la stessa importanza di Gesù come uomo, che ha simboleggiato e dimostrato perfettamente la possibilità della nostra natura divina di entrare in un corpo fisico, dotato di dualità e di tutti i suoi limiti psicofisici e biologici, per poi trascenderlo. Fare il grande salto, cadere, volare e tornare, superare qualunque reazione egoica e qualunque paura fino a spezzare anche la morte.
Il che, “trascenderlo”, sottolineo con forza, non significa mai e in nessun caso sminuire il corpo, buttarlo via. Il corpo è il mezzo! Il corpo è altrettanto sacro o non avremmo mai potuto compiere questo viaggio alchemico (di distillazione della nostra coscienza) qui sulla Terra!
La separazione tra una fase e l’altra è solo illusoria (hai presente le illusioni ottiche?), tanto quanto lo è quella delle varie fasi del ciclo dell’acqua. Il problema è che i nostri sensi sono legati allo spazio e al tempo e prendiamo sempre in esame una porzione delle cose anziché la-cosa-tutta.
Se vuoi, puoi leggere su questo i miei articoli sulla filosofia del Tantra che glorifica proprio la sacralità dei sensi quali mezzi, ponti e portali per il divino, di cui qui uno:
Traggo infine da questo articolo del blog Petali di Loto questo brano, in caso ti interessasse approfondire il link è qui:
“Gesù ha detto che tutte le anime capaci di innalzare al cielo astrale la propria coscienza fisica (la coscienza del Figlio dell’uomo), e quindi di diventare una cosa sola con l’unigenita Intelligenza cristica immanente in tutta la creazione, conosceranno la vita eterna.”
“Gesù intendeva dire che chiunque non comprenda di essere una cosa sola con la coscienza cristica universale è condannato a vivere e a pensare come un essere mortale, tormentato dalle avversità, limitato dai confini sensoriali, perché ha essenzialmente disgiunto se stesso dall’eterno Principio della vita.”
Mi dispiace che abbiamo patito letteralmente le pene dell’inferno sulle nostre carni e nei nostri cuori per aver traviato i messaggi del Maschile sacro, ridotto a pura icona macabra e terroristica per così tanti secoli.
E così, l’albero sacro depositario della saggezza universale è diventato croce, senza che capissimo cosa dovevamo crocifiggere realmente.
La guerra si è spostata all’esterno, perché il Maschile ha perso il suo contenimento e ha dimenticato che il lavoro della distillazione era da svolgere dentro ciascuno di noi.
E la preghiera è diventata supplica terrorizzata, vissuta nel senso di mancanza e di soggezione, oppure richiesta infantile ed egoistica, da connessione con la nostra sfera sacra quale dovrebbe essere e quale possiamo riportarla ad essere.
Mi dispiace, davvero e sinceramente, per tutte le vite costate, massacrate per un’incomprensione o una strategia politica. Per la bellezza temuta e distrutta. Per tutte le buone anime crocifisse o bruciate sul rogo, torturate, per i ragazzi, le giovani donne e gli amanti incompresi e devastati, per le possibilità frantumate, per l’amore depauperato e violentato.
Mi dispiace per tutte le vite sacre (umane, animali e vegetali) passate di qui appena per qualche breve lasso di tempo di fuoco e stridore di denti, per poi dover ricominciare tutto il ciclo a causa della cecità umana.
Mi dispiace davvero dal cuore per lo stupro più grande, avvenuto sull’archetipo del Cristo e del grande Femminile duplice (strega e santa), rappresentato dalla sua compagna animica (e non solo), la Maddalena.
Oggi, possiamo rialzarci. Ci stiamo rialzando.
Pensavo a questa e a tutte queste cose l’altro giorno in un bosco, quando mi sono trovata davanti questa immagine.
Credo che sia ora che capiamo. Credo che sia ora che usciamo da tutte le assurde versioni che ci siamo costruiti nella testa e che comprendiamo per una volta con il cuore e non con il pensiero rigido e incapace di leggere tra le righe.
Golgota significa “cranio”! È già tutto scritto.
Nel cielo e nel nostro sangue. Nella luna e nel sole. In ogni tuo passo, in ogni singolo respiro.
L’energia cristica è totalmente presente anche in te, basta che la attivi.
L’energia cristica può guidarti. Non aspetta altro. Certo, non potrai restare per sempre esattamente come sei per farle spazio.
“Lascia tutto e seguimi”.
Punti di riferimento, convinzioni fisse, sovrastrutture, illusioni, egoismi, paure. Ma fidati, fidati, affidati e vedrai di quali prodigi sarai testimone.
(Foto di copertina Foto di Photo-Poetry Sonia Serravalli – tutti i diritti riservati)
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Articolo stupendo e veritiero.
Grazie di cuore! 🙂