energie sottili

“LA SUA ENERGIA” – COS’E’?

COSA SI INTENDE PER ENERGIA PERSONALE

Spesso crediamo che in una persona ci attraggano per prima cosa il suo aspetto estetico e i segnali chimici subliminali che captiamo. Molto spesso magari non ci siamo accorti che, ancora prima di questo, ancora più a monte, ciò che percepiamo nell’immediato è il suo tipo di energia.

La sua luce, per così dire. Una luce che non si vede con gli occhi, ma che si percepisce con la pelle, nostro organo primo e più esteso, e con i nostri “corpi energetici”. Arriva ancora prima di “vedere” la persona, quindi prima dei sensi a noi comunemente noti.

energie
Foto di Ooceey

MA COS’E’ QUESTA “ENERGIA”?

Oggigiorno si parla tanto di “energia”. Ma cosa s’intende con ciò veramente?

Un manuale citava “la capacità che ha un sistema di fare accadere qualcosa”.

Mi limiterò qui a parlare dell’energia di una persona (perché, naturalmente, anche i luoghi hanno un’energia, per non parlare degli elementi naturali, tra i quali rocce, cristalli, mare, fiumi, monti, deserti, piante e animali…).

L’energia racchiude tutto ciò che una persona emana e che tu percepisci, ma che non è ascrivibile a uno dei cinque sensi conosciuti. Non puoi toccarla, vederla, neanche razionalizzarla e spiegarla. Non puoi imitarla, né insegnarla. Tantomeno condividerla con altri.

È una sorta di propagazione, che ti abbraccia e si mescola con te.

L’energia della persona è l’onda che essa emette e che, in base alla sua natura e alla natura della tua che la riceve, può farti sentire molto bene, ricaricato addirittura, o in tensione, oppure inspiegabilmente a disagio.

energia di una persona
Foto di Ajay Kumar Singh

Infinite volte proviamo queste e molte altre sensazioni senza saperci spiegare il cambiamento repentino del nostro stato, perché nessuno ci ha insegnato che la fusione delle onde energetiche nostre e quelle della persona con cui stiamo interagendo ha un effetto ben percepibile.

A volte, solo dopo ore ci rendiamo conto di cosa ci è rimasto addosso. E che l’origine del nostro disagio o del nostro intenso benessere risale a quello scambio.

Quando le onde delle due persone sono vicine in frequenza, quindi simili, si crea una sorta di armonia globale, come una buona musica. La sensazione in sé è lenitiva, rassicurante, nutriente, corroborante, terapeutica.

Se le due onde sono tra di loro troppo diverse (e qui non si può intervenire con giudizi di carattere morale, si parla di puro essere e, praticamente, di fisica) si creano invece piccole perturbazioni, che possono provocare stati di malessere, fastidio, nervosismo, disequilibrio.

Capire questo sarebbe già un ottimo punto di partenza per smettere di giudicare e colpevolizzare l’altro. Perché si tratta sempre e inevitabilmente di un’interazione. Di un incrocio tra le onde emanate dalle parti invisibili di noi e quelle dell’altro.

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Foto di Enrique Meseguer

Ma da cosa è prodotta questa energia?

Di base, da qualcosa di molto profondo, perché quello che viene trasmesso realmente (e noi siamo tutti ottime antenne!) non è propriamente la modalità di superficie, ossia ciò che si dice o non dice, ciò che il nostro atteggiamento quasi sempre sulle difensive ci fa produrre e muovere verso l’altro. Bensì, quello che arriva davvero è il nostro mondo sottile, tenero, interiore: la nostra essenza peculiare e unica. Quel soffio che ha origine nel nostro nucleo, nella nostra umana unicità, dentro-dentro, molto in fondo, dietro a tutte le sovrastrutture.

Per fortuna, di solito le nostre “antenne” sono abbastanza fini da percepire ciò che c’è dietro una frase o un modo di fare e di parlare – anche se noi non ne siamo consapevoli. Coadiuvate naturalmente anche dalla postura e dal modo di muoversi, molto meno capace di mentire di quanto non facciano tono e parole. Anche se noi quasi mai le ascoltiamo – e tantissimi problemi personali e interpersonali sorgono da questo tradimento fondamentale.

Le nostre antenne sono importanti e preziose.

Vanno curate, accudite, tenute pulite, nutrite, ascoltate, considerate e amate. Perché mai lo facciamo con il nostro viso, con i nostri capelli, con i nostri muscoli, e non con una parte così fondamentale di noi per la nostra vita, solo perché non possiamo vederla?

(Leggi anche: “L’intuito femminile”)

Possiamo modificare la nostra energia fondamentale?

Anche se non amo questo avverbio di nuova generazione, in questo caso devo davvero rispondere: NI.

L’energia che emaniamo verso gli altri parte, come dicevo, dai fondali di noi, addirittura più profondi della nostra stessa identità (che è in gran parte culturale). Però, devo dire che se si svolge un bel lavoro su di sé e si vanno a colmare lacune, sciogliere blocchi, guarire ferite ed elevare il grado di consapevolezza, quell’energia fondamentale sarà molto più libera di fluire e di trasmettersi in maniera cristallina e naturale.

Quindi, di base essa non cambia, perché fa parte della tua essenza, ma se tu avrai ripulito il tuo lago, la persona che riceve quelle onde potrà vedere molto più in trasparenza e di conseguenza anche beneficiare molto più a fondo dei loro effetti.

Naturalmente, del concetto di energia si occupa tutto il mondo olistico (e prima di esso la scienza antica).

 

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