RADHA E L’EROS UNIVERSALE (2)
L’AMORE, DA UMANO A DIVINO
Faccio seguito qui alla prima parte dello scritto su Radha, la dea tantrica dell’amore erotico e mistico, dell’amore estatico e spirituale originato dall’amore terreno e umano.
Krishna è la sua controparte maschile e le dinamiche tra i due tracciano il percorso di un’anima che si risveglia e si eleva al divino, attraverso l’amore sentimentale e sensuale di due energie divine incarnate.
Consiglio di leggere quanto precedeva per comprendere quanto questo archetipo sia stato tagliato fuori nella nostra cultura e quanto a fondo le persone abbiano dovuto sminuire questo tipo di amore, o evitarlo, in quanto sospetto, ignoto, incontrollabile, in quanto non collocabile in alcuna sana categoria psicologica in grado di riconoscerlo e avvallarlo.
Da privilegio di pochi, da dono sacro, a tabù.
Per questo, citerò di nuovo Sally Kempton, dal suo Il Risveglio Della Shakti:
“Krishna è l’incarnazione maschile dell’irresistibile bellezza, fascino e amore di Dio. Incarna l’energia della divina attrazione, la beatitudine profonda che volge il cuore di un amante verso l’unione mistica.”
“Krishna distrae, fino alla dipendenza. Come un intossicante cosmico, richiama la nostra attenzione lontano dal lavoro, dai doveri, dalla sopravvivenza stessa. Ma in fondo uno degli obiettivi dell’incarnazione di Krishna e di questa cospirazione mistica nell’adorare una divinità incarnata è quello di esemplificare la verità segreta che la vera devozione divina ti permette di oltrepassare i normali confini sociali e religiosi.”
“Il fascino di Radha è dovuto alla sua intensa umanità. In termini contemporanei, la relazione amorosa tra Radha e Krishna potrebbe essere la versione divina di una storia da college tra la ragazza più carina e il ribelle della classe.
Ma l’appassionato attaccamento di Radha e Krishna contiene la propria ferita, che è una parte del suo amore tanto quanto l’estasi.
Lei non può mai trattenere Krishna. Egli incarna il volto personale di Dio, è collegato dentro e fuori a ogni cuore e il suo compito nel mondo è quello di condividere il suo amore, non confinarlo a una sola persona. Con Krishna, le opportunità di crepacuore e di gelosia sono infinite.
Quando è con lei, Radha si perde nella beatitudine. Radha vive nel bel mezzo di un terremoto emotivo. Il suo stato è l’opposto della serenità yogica, ma colpisce tutti coloro che incontrano un’estasi simile alla sua.”
“Krishna dà voce alla domanda suprema con cui il divino valuta un amante devoto. Ti definisci un amante? Allora dimostralo. Non fare dell’amore qualcosa che conservi per il tempo libero. Fallo. Buttati via per amore dell’amore!”
“Tuttavia, Krishna non può resistere a Radha. L’amore di Radha per Krishna accende il suo amore per lei, e le dà lo stesso potere su di lui che lui ha su di lei. E Radha lo sa.”
“Robert Johnson, in We, dice che l’amore appassionato per un essere umano è in realtà una sostituzione dell’amore per il divino.
Naturalmente, Radha e Krishna non sono esseri umani, ma le forme primordiali dell’uomo e della donna divini. Eppure, è altamente significativo che Radha e Krishna non possano mai sposarsi e neppure stare insieme a lungo. Il loro tempo insieme è sempre accentuato dalla sua brevità (gli amplessi, le discussioni appassionate e le appassionate riconciliazioni). Alla fine, Krishna lascia Radha.”
“I poeti della scuola bhakti descrivono come – almeno per un po’ – egli la veda ovunque. “Com’è che per me i tre mondi sono divenuti Radha?”
Radha non dimenticherà mai. Per il resto della sua vita dedicherà i suoi giorni meditando su Krishna. Il mondo intero diventa il suo amato.
Nella tradizione devozionale indiana, il suo stato è chiamato “la beatitudine della pena della separazione”, ed è considerato una delle esperienze spirituali più elevate. Quando Radha piange per Krishna, le sue lacrime lavano via tutti i veli dal cuore.”
Uddhava, un grande yogi, rimane sconvolto dal vedere come al villaggio Radha e le sue amiche vivano in uno stato di adorazione per ogni cosa, vedendo Krishna in ogni oggetto e in ogni forma di vita. Qui, così le esorta:
“Ora dovete prendere il grande amore che provate e rivolgerlo all’interno. Sedete in meditazione. Chiudete gli occhi e immaginate Krishna nel vostro cuore. Controllate il respiro. Cercate di quietare quelle menti vaganti.”
Le ragazze, per contro, ribattono che forse gli occhi li deve chiudere lui, perché loro già vedono e sentono Krishna ovunque.
“L’amore radicale di Radha le ha dato la visione dell’unità che i praticanti spirituali considerano come la pietra miliare della pratica interiore. Lei e le sue amiche vedono il mondo come animato dal loro amante divino. La loro “follia” è la follia dell’estasi illuminata.”
“Ogni percorso spirituale ha la propria porta verso l’unità di coscienza.
Per secoli, Radha è stata un modello per i ricercatori spirituali chiamati alla via segreta e difficile della devozione erotica.
È segreta in particolare perché va contro la nostra idea che la spiritualità dovrebbe portarci non solo al di là della sessualità, ma al di là dell’attaccamento emotivo. Anche le persone che si ritengono su un percorso devozionale possono essere disorientate dall’intensa emotività della devozione stile Radha. È difficile capire, ad esempio, come l’attaccamento a un amante divino possa favorire il distacco o perché la contemplazione ossessiva della vostra amata possa essere una forma di meditazione.
Questo perché questo tipo di amore devozionale non è qualcosa che si possa falsare o costruire. Nasce nel cuore come risultato della grazia intensa della Shakti risvegliata.
Un grande maestro del tantra indiano del nord afferma che l’esperienza della devozione radicale è uno dei grandi segni del risveglio interiore che conduce alla coscienza di Dio. Nella sua forma cosmica, questo potere si chiama Shakti. In un individuo, quello stesso potere è chiamato bhakti.
In breve, per comprendere appieno ciò che significa Radha, è necessario avere avuto almeno un barlume di devozione con carica erotica.”
Radha non ha nulla a che fare con il masochismo: è importante che una lettura occidentale non travisi le cose. Al contrario!
“Tutt’altro: combatte per il diritto di essere innamorata. È incline a tuffarsi completamente nella beatitudine appassionata, non solo dei momenti di unione con Krishna, ma anche dei momenti di separazione.
Questo è uno dei segreti che Radha impartisce, e la ragione per cui l’identificazione con Radha sia un percorso così potente.”
“La devozione erotica è molto diversa dal metodo yogico classico, che tende a ritirare la mente dai sensi.
Lo yoga devozionale – bhakti – sceglie di impegnare i sensi pienamente. La tattica dello yoga devozionale è quella di replicare l’ossessione di Radha. Porti l’emozione nella tua pratica.
Anche se lo yoga devozionale è un percorso di pratica, la vera devozione estatica è ben oltre la pratica. La devozione non può essere pienamente compresa se non la si ha. La persona che non hanno mai sentito la dolcezza appassionata di essere immersi in un amore personale di questo tipo, parlottano sprezzanti di dipendenza psicologica, di bypass spirituale e di fanatismo.
I primi Chassidim che cantavano e danzavano nella natura, tutta la notte nella devozione sfrenata, erano chiamati pazzi dai rabbini tradizionali dell’Europa orientale. Per gli appassionati, ha perfettamente senso: perché non dovresti danzare se il tuo angue ribolle di adorazione?”
“Come tutte le dee, Radha può mostrare un volto di ombra. L’ombra del cammino spirituale stile Radha può essere il fanatismo o l’ossessione romantica. La sperimentiamo quando non sappiamo lasciare andare una relazione spezzata, quando ci struggiamo per un amore non corrisposto o quando trasformiamo una relazione in montagne russe emotive.
Ma quando la Kundalini è sveglia e rivela il volto liberatorio di una dea come Radha, il suo estatico flusso devozionale può trasformare il nostro corpo e la nostra mente in un fiume d’energia d’amore.”
“Come sa chiunque l’abbia sperimentato, aprire il cuore può essere come aprire una ferita. L’altro aspetto del segreto di Radha sta nel fatto che ne accetta ogni parte, compreso il dolore. Il nucleo dell’esperienza-Radha, ciò che abbiamo chiamato la beatitudine del dolore della separazione, è una pratica che vale la pena esplorare, anche se potrebbe sembrarci controintuitiva.”
Ma non è forse controintuitiva anche la fisica quantistica?
Vi devo lasciare qui, perché il libro della Kempton è davvero molto lungo e su Radha dice ancora tante cose.
Spero comunque di essere riuscita a colmare un panorama psicologico, energetico e spirituale che ci era stato del tutto precluso nella nostra cultura ma che è del tutto esistente, presente e che, come testimonia anche la crescente richiesta dei miei libri sulle Fiamme gemelle (qui sotto), pare abbracciare a sorpresa sempre più persone in questo momento storico.
Che l’amore sconfinato che provate per l’altro possa essere rivolto verso di voi e che la sorpresa che vi coglierà vi renda luminosi.
⇒ ⇒ ⇒ I MIEI LIBRI
ARMONIZZAZIONE DELL’ANIMA
Se ti piace quello che leggi qui o nei miei libri, VEDI COME SOSTENERE IL MIO LAVORO SU PATREON
Stupendo ❤
Grazie
Grazie di cuore a te! 🙂