cosa vogliono le donne

COSA VUOLE UNA DONNA?

RISPOSTE ALLA PERENNE DOMANDA

La maggior parte degli uomini continua a chiedersi che cosa voglia una donna…

Eppure non sembra così difficile o così assurdo quello che una donna si aspetta da un uomo o dal suo compagno.

E non è una questione di aspettative, badate, è una questione di costruzione, di condivisione e di potersi affidare reciprocamente.

Una donna coinvolta non prova piacere nel negarsi a un uomo. Se lo fa è perché in quel momento non vede vie d’uscita, perché le vengono negate, nella sua percezione, prospettive di scambio, di dialogo, di connessione.

donna e relazione
Foto: Pinterest

La maggior parte delle cose di cui una donna avrebbe bisogno per continuare in una relazione sono gli aspetti che vorrebbe anche un uomo. È che probabilmente in tanti casi ciò che cambia non è la sostanza, ma la modalità.

Una donna vuole sentire che l’uomo che le si avvicina, o che ha vicino, sia orgoglioso di ciò che lei fa. E che, possibilmente, ne condivida gli intenti. O se non altro la comprensione.

Una donna vuole sentire da un uomo presenza. Non a spot, non nella maniera discontinua tante volte tipica maschile. Ma con continuità.

Ciò non significa sviluppare rapporti morbosi, significa semplicemente che lei non riesce a stare in qualsivoglia tipo di relazione con un uomo se l’amore arriva a fiotti e poi si nega, se l’interesse arriva abbondante e poi va in vacanza, se la passione è accesa e poi inspiegabilmente prende le distanze.

Una donna non si diverte affatto ad allontanare un uomo o a trattarlo male. Questo lo sapete?

Il problema è che senza la continuità della presenza, sia essa da vicino o da lontano, una donna va in crisi. La costruzione della passione, della fiducia, della conoscenza reciproca e della complicità va in pezzi ogni volta.

cosa vuole una donna

Una donna ha bisogno di un uomo che la corteggi. È inutile raccontarci che l’emancipazione femminile possa corrispondere a un’estinzione del corteggiamento. Questo non avverrà mai, così come non avverrà mai che sia una gatta a inseguire un gatto o che il sole sorga da ovest per qualche rivoluzione ideologica umana.

Il corteggiamento non è a senso unico. Ma se non parte da lui, se una donna non si sente desiderata, se non riceve regali (anche simbolici ovviamente), pensieri, attenzioni da un uomo, sente che le mancano le fondamenta su cui riversare poi tutto il suo amore.

L’amore di una donna è immenso: ha bisogno di un terreno solido e che non si sbricioli alle prime manifestazioni. Il corteggiamento serve a farle sentire che quel terreno esiste. E a lui a sentire se e quanta attenzione è disposto a investire in quello che sente, o se, al contrario, non c’è abbastanza sentimento per tenerci veramente.

Una donna vuole che un uomo le risponda. Il silenzio, l’indifferenza, le non-risposte, sono vissute molto dolorosamente come forme di violenza. È ora che qualcuno agli uomini questo lo spieghi.

Una donna soffre terribilmente per le infinite non-risposte a un messaggio, non parliamo poi per delle non-risposte a domande. Anche se scherzose o banali. Possibile che non ve l’abbia mai detto nessuno? Rispondere è cortesia. Il rispetto dell’altro e della sua espressione è alla base di qualunque interrelazione.

Il sito “Di Lei” dice: “Vogliamo risposte.
Le donne arrivano da Venere, gli uomini da Marte. Pianeti diversi, linguaggi diversi. Ed è proprio la comunicazione uno dei grandi problemi che intercorre tra le parti. Molte donne misurano l’interesse di lui in base al tempo che ci impiega a rispondere ai messaggi. Se il tempo di reazione è lungo, probabilmente il mettersi in contatto con voi non rientra tra le sue priorità. In realtà lui e lei hanno in genere un’opinione molto differente sul cosa significa avere una buona comunicazione. Lei vuole che lui risponda il prima possibile, che la chiami e non aspetti. Lui temporeggia, anche se è interessato, semplicemente perché è fatto così. Ma basta poco per rendere felice una donna. Non c’è bisogno di scrivere un poema epico, una mail o un sms carino possono bastare.”

Allo stesso modo, un uomo assillante può danneggiare la relazione. Troppa vicinanza è tanto nociva quanto troppa distanza. Nessuna donna vuole un uomo dipendente.

Leggi a questo proposito cosa si intende per il giusto equilibrio tra “passione e misura” qui.

cosa vuole una donna

Una donna vuole, soprattutto, ridere.

Qualunque donna sogna un uomo che la faccia ridere, con il quale non si smetta mai di divertirsi e di essere bambini. Ma non solo i primi tempi… sempre. Perché l’umorismo è una delle armi più potenti contro i problemi della vita, un ottimo collante e cibo per la complicità.

Una donna vuole intimità. Il sesso non può, in nessun caso, bastare.

Una donna vuole dialogo.

Il dialogo è alla base della conoscenza reciproca e dello sviluppo sia di coppia che interpersonale. Il dialogo è il più potente mezzo per sciogliere le incomprensioni e i fraintendimenti. Il dialogo è il più potente strumento per evitare gli accumuli energetici negativi, gli stress, la rabbia, le paure.

Inoltre, con un dialogo privo di strappi o sospensioni, una donna ha bisogno di raccontarsi e di sentire i racconti del vissuto di lui. Di uno scambio di vedute, di consigli e opinioni. Questa pratica costante rende doppiamente più forti e doppiamente più ricchi di fronte al mondo e alla vita. Oltre a dare sempre nuovo sale alla relazione.

Una donna matura vuole la verità. Sa che girare intorno alle cose è una perdita di tempo, di rispetto e di energie per entrambi.

(Articolo: “Cosa vogliono le donne sole”)

Una donna vuole calore. Atteggiamenti scostanti o freddezza, sconnessione, distanza minano il dialogo e la complicità, rompono qualcosa di profondo.

Una donna vuole sentirsi desiderata. Parte del suo modo di percepirsi dipende da come la percepisce l’uomo che la ama: le due visioni si integrano. Una donna che non si sente desiderata si sente donna a metà, si sente di vivere in stand by.


       Sonia SerravalliAiutarti con: ARMONIZZAZIONE DELL’ANIMA

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6 Commenti

  1. Sai cara Sonia.. veniamo tutti da donne, eppure siamo così in-educati.
    La storia di questi ultimi 100 anni insegna molto, riflette il solco di un’assenza relazionale già profondamente radicata. Non si parla, e non si è educati a farlo, da epoche remote.
    L’educazione passa per la madre.. donna spesso lasciata totalmente sola da mariti/padri inesistenti o inconsistenti.. figure a loro volta ineducate, prive di esempio.
    Molte di noi, in cammino, si stanno ritrovando a non sapere dove mettere le mani. Vedo pochi uomini in grado, con la sola propria intelligenza, di costruirsi un modello interno adeguato a questa esigenza. La base è sempre l’amore… per se stessi in primo luogo, che permette di sanare le ferite interne e censire a metraggio le relazioni ingannevoli, distorte o sbagliate. E vale x entrambi naturalmente.
    Ma per quanto molte donne si siano comprese, e risolte, risolvendo e perdonando così anche le mancanze di modelli passati ricevuti, pur intendendo offrire un modello relazionale organico che nutra, cozza spesso contro una svogliatezza di confronto maschile che non fa bene a nessuno. In tanta confusione e accozzaglia, le prime immagini interne da estirpare sarebbero quelle di ‘femminile divorante’, e raccapricciante, di cui soprattutto queste piattaforme social sono, volutamente, intrise. Non si fa altro che continuare a distorcere, e incistare, messaggi che altrimenti passerebbero in modo molto più fluido. Gli uomini vagano molto spesso nel buio, e non riescono a fidarsi, neanche quando atterra davanti ai loro occhi interni il corretto esempio. Presuppone una presa di responsabilità molto più alta. La buona volontà dirige. Ed è quella che va aiutata a svilupparsi..
    Grazie e Buon lavoro cara

    1. Grazie mille cara Francesca, poi fammi sapere se posso condividere la tua analisi anche sul mio profilo FB o sulla pagina letteraria.
      E pensare che siamo dotati della favella, non sembrerebbe così difficile. Non fare il minimo sforzo di parlarsi e spiegarsi (perché l’altro/a non ha mai la sfera di cristallo) porta a perdersi tanto nella vita, tante belle occasioni, tante esperienze, lo scambio e inaridisce, rende tutti soli.
      Abbiamo il dovere di diffondere questa semplice conoscenza….
      Grazie.

  2. Moltissime di queste cose fanno parte del mio modo di avvicinarmi a “Venere”

    Spesso ho avuto dei ~ no~, dall’articolo posso pensare che la cosa la si debba al “tempo di reazione”.
    Se la storia mi interessa molto tento ad andare con i piedi di piombo per non rischiare di perdere la storia.
    Debbo pensare che rispondo troppo piano? Chissà, forse. Da quello che evinco dall’articolo parrebbe così.
    Per il resto, sono atteggiamenti che mi vestono bene.
    A volte penso anche troppo perché mi sono anche sentito uno zerbino tanto ho cercato la simbiosi con la persona.

    Vedrò di studiare le cosa, i ~ no~ rompono molto.😏

    1. Caro Lorenzo, sì credo sia una questione di tempistica. Di solito la donna ti fa capire con piccolissimi segni o frasi se vi è interesse o no – in questo caso è da nutrire.
      Se non vi è interesse a monte lo rendiamo di solito chiaro, e in questo caso è meglio saggiare il terreno senza farsi troppe illusioni.
      Resto disponibile, grazie.

      1. Mi rivedo e ritrovo in Lorenzo, pazientare ed essere in balia di costanti segnali misti da un un’anno cos’ è? Poco tempo fa’ mi ha elevato da amico a possibile partner e appena dopo ha iniziato ad uscire con un altro! Ma invitandomi davanti alle Sue amiche ad esserci al suo compleanno e richiedendomi di esserci, boh help me

        1. Caro Corrado, un dialogo aperto non sarebbe possibile? Io credo che quel che deve essere sarà, forse un dialogo aperto su questo (senza pressioni o pretese o attaccamento) potrebbe chiarire la situazione, sia in un verso o sia in un altro, almeno non resti con il dubbio e le domande tra te e te… E mi pare comunque da persone responsabili, adulte e sicure di sè il voler affrontare l’argomento – anche per il bene che vuoi a te stesso. Vedi se il mio consiglio può calzare al tuo caso… Un abbraccio, Sonia

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